“Le piogge previste tra il 21 e il 24 novembre potrebbero causare ulteriori inondazioni che potrebbero portare morte e distruzione”, ha affermato Mahmoud Maalim Abdullahi, direttore dell’Agenzia somala per la preparazione alle emergenze.
Ć stato riferito che circa 680.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case a causa della tempesta.
Le piogge hanno colpito il Corno dāAfrica allāinizio di novembre e, poco più di una settimana fa, mezzo milione di persone in Somalia sono state costrette a lasciare le proprie case. All’epoca, le autoritĆ del Paese riferirono di circa 30 morti.
L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA ha stimato sabato scorso che la tempesta ha avuto conseguenze su 1,7 milioni di persone. L’organizzazione britannica Save the Children ha riferito che più di 100 persone sono state uccise in Etiopia, Kenya e Somalia.
Si ritiene che la tempesta sia stata aggravata dal fenomeno climatico El NiƱo. Le piogge arrivano dopo una lunga siccitĆ , la peggiore degli ultimi quattro decenni, che a sua volta ha portato alla minaccia di carestia. Anche il terreno secco non assorbe l’acqua piovana.
Le organizzazioni umanitarie avvertono che la situazione potrebbe peggiorare nel Corno d’Africa, poichĆ© si prevede che il fenomeno El Nino continuerĆ almeno fino ad aprile del prossimo anno. Invitano la comunitĆ internazionale ad agire immediatamente. La regione ĆØ giĆ una delle più colpite dai cambiamenti climatici sulla Terra.
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