Gli uomini dominano la Chiesa cattolica. Il papa è un uomo, i cardinali sono uomini, e anche i vescovi sono uomini.
Ma ora che si sta per riunire un Sinodo dei vescovi, una specie di grande assemblea dei vertici della Chiesa cattolica, anche le donne devono entrare nel vivo e far sentire la loro voce. È una decisione annunciata mercoledì da Papa Francesco, secondo l’Associated Press.
Il Vaticano ha apportato la modifica in una dichiarazione, che ha sottolineato la visione del papa che i fedeli, diversi da sacerdoti, vescovi e cardinali, partecipino attivamente agli affari della Chiesa cattolica.
Dagli anni ’60, quando la Chiesa cattolica era in fase di modernizzazione, i papi hanno riunito a Roma i vescovi del mondo per discutere per due settimane di argomenti specifici relativi alla chiesa. Al termine della riunione, i vescovi dovrebbero votare su specifiche proposte e poi presentare al papa le proposte votate.
Secondo il nuovo decreto di Francesco, cinque suore insieme a cinque sacerdoti avranno il diritto di voto per diversi rami religiosi all’interno della Chiesa cattolica. Oltre a questi, potranno partecipare al Sinodo 70 persone, che non sono vescovi. Lì, l’idea è che metà dei 70 dovrebbero essere donne a cui è consentito votare.
“Nessuna rivoluzione”
Allo stesso tempo, il cardinale Mario Grech, responsabile del Sinodo, tiene a precisare che saranno in primis i vescovi della Congregazione a fissare l’ordine del giorno, poiché saranno in maggioranza nel Sinodo. Solo il 21 per cento circa dei rappresentanti nella parrocchia sarebbe senza episcopato.
I non vescovi saranno nominati e presentati al papa in base all’appartenenza geografica. Ma alla fine sarà Francesco a designare chi potrà partecipare al Sinodo dei vescovi.
– Si tratta di un cambiamento importante, ma non di una rivoluzione, ha dichiarato all’Associated Press il cardinale Jean-Claude Hollerich, principale organizzatore del Sinodo dei vescovi.
Il prossimo incontro dei vescovi si svolgerà dal 4 al 29 ottobre di quest’anno.
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