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Notizie su ricerche e progetti SVA

Notizie su ricerche e progetti SVA

Le ultime ricerche della SVA riguardano, tra le altre cose, le infezioni da TBE nel latte non pastorizzato e danni alla coda nei suini. Nel nostro popolare blog scientifico raccogliamo i risultati attuali della ricerca presso SVA. Gli argomenti variano, ma l'accento è posto sulla medicina veterinaria e sulla cura degli animali.

I danni alla coda nei suini possono essere prevenuti: l'alimentazione, la luce e l'occupazione hanno un effetto

All’interno dell’Unione Europea è vietata la mozzatura della coda di maiale. Tuttavia, nella maggior parte dei paesi ciò avviene perché è ritenuto necessario per evitare danni alla coda. Immagine: iStock

I maiali sono animali curiosi che spesso si occupano di vari dettagli dell'ambiente circostante. A volte può essere la coda di altri maiali. Per prevenire le morsicature della coda, il mangime può essere adattato alla crescita dei suini, ha dimostrato uno studio della SVA. Il numero di lesioni alla coda è diminuito più rapidamente nella stalla dove i suini avevano libero accesso all'insilato di fieno, a dimostrazione dell'importanza dell'opportunità commerciale. Anche l’esposizione alla luce e la qualità della luce giocano un ruolo.

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L’Unione europea aumenta la sua preparazione per far fronte alle epidemie di malattie zoonotiche

L'esercizio prevedeva la gestione di tutte le fasi dell'indagine su un'epidemia di salmonella. Immagine: iStock

L’esercitazione nazionale condotta in undici paesi dell’UE ha fatto sì che la Svezia sia ora, tra le altre cose, meglio attrezzata per affrontare le epidemie di malattie che possono essere trasmesse tra animali e uomo, le chiamate zoonosi. Questo esercizio ha messo alla prova la capacità di cooperare tra le autorità che operano nel campo della salute animale, della sanità pubblica e della sicurezza alimentare. Gli argomenti discussi riguardavano il miglioramento delle comunicazioni e della gestione dei dati. Le lezioni apprese da questo esercizio possono essere utilizzate per creare una strategia coordinata di controllo della malattia “One Health”.

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Rischio di TBE nel latte non pastorizzato

Esiste il rischio di contrarre la TBE consumando latte e latticini non pastorizzati. Foto: Collioure/Pixabay

L’encefalite da zecche (TBE) è una malattia grave. I morsi di zecca sono il modo più comune di contrarre la TBE, ma esiste anche il rischio di infezione attraverso il consumo di latte e latticini non pastorizzati. Esaminando gli anticorpi contro il virus della TBE nei campioni di latte di allevamenti da latte in Svezia, i ricercatori della SVA e dell'Università di Örebro sono stati in grado di identificare un'area a rischio per la TBE.

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La donazione ha migliorato la conoscenza della mastite nelle vacche da latte

Esamina l'aspetto del latte per vedere se la mucca ha una mastite visibile. Foto: Therese Selin/SVA

Grazie ad una generosa donazione della coppia di agricoltori Elin e Borgi Niklasson, la SVA ha potuto realizzare diversi progetti di ricerca. Ciò ha portato ad una maggiore conoscenza sui batteri che causano la mastite nelle vacche da latte e su come diagnosticare questi batteri.

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Le proteine ​​di superficie sono un pezzo importante del puzzle della mastite

Lo studio si è concentrato sui batteri Staphylococcus aureus nella mastite. Foto: Bengt Ekberg/SVA

Proteine ​​di superficie sui batteri Staphylococcus aureus È importante che sia in grado di causare mastite nelle mucche. Lo dimostra un progetto di ricerca della SVA. Lo studio suggerisce inoltre che i batteri contenenti una variante specifica di questa proteina di superficie possono influenzare la produzione di latte e il contenuto di grassi del latte, anche prima che si manifesti la mastite.

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L'ambiente immediato è la fonte più importante di infezione nella mastite streptococcica

Streptococcus uberis su una piastra SELMA. Foto: Bengt Ekberg, SVA

Streptococco uberis È una causa comune di mastite nelle vacche da latte. Esaminando il genoma di questi batteri, i ricercatori della SVA hanno acquisito una maggiore comprensione di come si diffondono e diventano resistenti agli antibiotici.

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