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Nonostante le sanzioni: l’economia russa ora cresce

Nonostante tutte le aspettative di un rapido collasso dell’economia russa, le recenti previsioni indicano ora una crescita del PIL, seppure debole, quest’anno.

Gli esperti ritengono che le sanzioni imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti rimarranno in vigore fino alla fine dell’anno. Anche il deficit di bilancio della Russia non mostra segni di diminuzione.

Pertanto, la Russia sta ricorrendo a nuovi metodi per generare reddito. Il presidente ha firmato venerdì Il presidente russo Vladimir Putin Legge sulla cosiddetta imposta sulle grandi imprese che hanno realizzato profitti significativi in ​​Russia dal 2021.

L’obiettivo è raccogliere attraverso l’imposta una tantum 300 miliardi di rubli, ovvero circa 2,8 miliardi di euro. Sono i soldi necessari per rafforzare il fondo di guerra. Il deficit di bilancio della Russia è così ampio che la debole crescita prevista dalle previsioni del PIL per quest’anno non aiuterà molto l’economia.

Tuttavia, l’economia russa si è ripresa dalla recessione nella primavera del 2022, osserva Buffett nel suo ultimo rapporto pubblico. Il Fondo monetario internazionale prevede che quest’anno il PIL crescerà dell’1,5%, mentre la Banca centrale russa prevede che la crescita raggiungerà il 2,5%.

Il PIL risente dell’aumento della produzione, ad esempio nell’industria di trasformazione. Anche il fatto che le aziende russe ora producano esse stesse beni che prima venivano prodotti da aziende straniere che si sono ritirate dal paese dà una spinta al rialzo al PIL.