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I medici vogliono sottoporre a screening i pazienti cardiopatici direttamente nelle cure primarie

I medici vogliono sottoporre a screening i pazienti cardiopatici direttamente nelle cure primarie



Quasi il 70% dei medici di medicina generale ha affermato che controllerebbe più pazienti per palpitazioni cardiache se potessero accedere alle apparecchiature direttamente presso il centro sanitario e lo stesso numero ritiene che ciò ridurrebbe il carico di lavoro. Secondo un nuovo sondaggio.

Le palpitazioni cardiache sono un motivo comune per cui i pazienti cercano cure presso il loro centro sanitario. Se si sospetta che abbiano la fibrillazione atriale, che è un importante fattore di rischio per l’ictus, vengono mandati in ospedale per un esame. In un nuovo sondaggio Zenicor, il 67% dei medici di medicina generale ha affermato che esaminerebbe più pazienti se avessero accesso alle apparecchiature di analisi direttamente presso il centro medico.

I medici di medicina generale sono la prima linea per questi pazienti. Se non dovessero indirizzare questi pazienti in ospedale, ma potessero prendersene cura direttamente, semplificherebbe la catena di cura e darebbe a molte più persone l’opportunità di indagare. Mats Balerius, CEO di Zenicor Medical Systems AB, afferma che un paziente può prendere in prestito un ECG dal pollice presso il centro sanitario e può misurare il proprio ritmo cardiaco, quindi il risultato viene inviato digitalmente per l’analisi.

Nell’indagine, il 71% dei medici di base ha anche affermato di ritenere che il loro carico di lavoro sarebbe ridotto se i pazienti con palpitazioni cardiache potessero essere esaminati e diagnosticati in modo più efficace nelle cure primarie.

– Poco più di un anno fa, la SKR e la Medical and Dental Benefits Agency hanno dichiarato che questo tipo di continuità assistenziale è migliore sotto tutti gli aspetti. Nell’ultimo rapporto sulla defibrillazione di HjärtLung, la regione del Värmland, che ha introdotto questo metodo nel 2019, sembra aver rilevato più del doppio dei casi di fibrillazione atriale. Mats Balerius afferma che questo metodo semplifica sia i pazienti che gli operatori sanitari, garantisce risultati medici migliori e fa risparmiare risorse per l’intera comunità.

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Informazioni sul sondaggio:
L’indagine è stata condotta durante il Congresso medico generale svedese a Kalmar dal 10 al 12 maggio 2023 per conto di Zenicor Medical Systems AB. Al sondaggio hanno risposto 160 medici di medicina generale.

Informazioni sulla fibrillazione atriale:
La fibrillazione atriale nel cuore è un importante fattore di rischio per l’ictus: un coagulo di sangue nel cervello. L’ictus è una condizione molto grave e pericolosa per la vita. Con un trattamento adeguato, questo rischio può essere notevolmente ridotto. I calcoli dell’Associazione svedese del cuore e dei polmoni mostrano che ben 127.000 svedesi soffrono di fibrillazione atriale senza nemmeno saperlo. Si potrebbero prevenire circa 6.400 casi di ictus ogni anno se tutti i pazienti affetti da fibrillazione atriale venissero individuati e ricevessero il trattamento corretto.

Per ulteriori informazioni, contattare:
Mats Balerius, CEO di Zenicor Medical Systems AB
+46 8 442 68 60 [email protected]