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Prospettive UE: luce alla fine del tunnel

Prospettive UE: luce alla fine del tunnel

La Commissione europea prevede che le economie di tutti gli Stati membri crescano quest’anno. Il Fondo Corona della Federazione può fornire ulteriore supporto alla fragile situazione economica.

Il Commissario per l’Economia dell’Unione Europea Paolo Gentiloni ha presentato giovedì la relazione annuale Previsioni invernali per l’economia negli Stati membri. Quasi tutti i paesi dell’UE hanno visto il loro PIL, BNP, in calo nel 2020. Quest’anno le prospettive sembrano decisamente migliori.

BNP Si prevede che crescerà in tutti gli Stati membri nel 2021 e nel 2022. Questa è ovviamente la famosa luce alla fine del famoso tunnel, ha affermato Gentiloni.

Per il 2020, l’economia complessiva dell’UE dovrebbe contrarsi del 6,3%, un calo inferiore alle attese in autunno. Quest’anno, l’economia dovrebbe crescere del 3,7 percento.

Le cifre corrispondenti per la Svezia sono un calo economico del 2,9 per cento nel 2020 – il quinto più basso nell’Unione europea – e una crescita del 2,7 per cento quest’anno – il quinto più basso nell’UE.

Gentiloni ha portato con sé cinque messaggi chiave del rapporto:

1. Non così male come la scorsa primavera

Sebbene la situazione economica durante l’inverno sia stata difficile, non è stata così grave come la scorsa primavera. Secondo Gentiloni, i blocchi dovuti alla pandemia di Corona sono ora più mirati con minori conseguenze negative per l’economia.

2. Recupero nel 2022

La Commissione prevede che l’economia generale dell’Unione europea durante il secondo trimestre del 2022 sarà allo stesso livello di prima della crisi di Corona. Tuttavia, sarà del quattro percento in meno rispetto a se la pandemia di Corona non si fosse verificata e un quarto degli Stati membri avrebbe bisogno di più tempo per riprendersi.

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3. Differenze significative tra gli Stati membri

La ripresa economica varia notevolmente tra gli Stati membri. Una spiegazione di ciò è la dipendenza di alcuni paesi da servizi come il turismo per la loro economia. Gentiloni, l’ex primo ministro italiano, è anche preoccupato che le spaccature passate tra Stati membri più ricchi e più poveri possano aggravarsi ulteriormente.

4. Situazione incerta continua

Le prospettive restano circondate da una grande incertezza, anche se inferiore rispetto all’autunno. L’incertezza risiede in parte nel rischio di nuove mutazioni virali e nel successo della vaccinazione.

“La pandemia potrebbe lasciare cicatrici economiche e sociali più profonde di quanto pensiamo”, ha affermato Gentiloni, citando il rischio di più fallimenti e disoccupazione di quanto previsto.

5. Il Fondo Corona può contribuire

Il Fondo UE Corona non è stato incluso nelle previsioni per i paesi dell’UE, adducendo il fatto che disponevano di pochissimi dati per effettuare calcoli affidabili.

Tuttavia, il commissario per le finanze cita stime secondo cui il fondo potrebbe contribuire fino al 2% del totale dell’UE BNP negli anni della sua attività.