Gli operatori sanitari degli studenti ritengono che il campo della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi (SRHR) sia una parte importante della vita e dello sviluppo dei giovani. Ma c’è il rischio che l’accesso degli studenti alla conoscenza e all’impegno non sia uguale, e manca anche un follow-up a livello nazionale. Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto.
Durante il periodo scolastico, tutti gli studenti devono sottoporsi ad almeno tre visite sanitarie previste dalla legge presso Student Health, e un nuovo studio mostra che il personale che lavora nel settore della salute degli studenti pensa alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi (SRHR) e alla prevenzione dell’HIV. Le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) rappresentano una parte importante della vita e dello sviluppo dei giovani. Le questioni legate alla salute sessuale e riproduttiva possono essere sollevate negli incontri con i singoli studenti durante le visite sanitarie, nelle conversazioni con i consulenti, con intere classi o far parte dell’insegnamento scolastico sulla sessualità, il consenso e le relazioni.
Affrontare le questioni relative alla salute sessuale e riproduttiva in modi diversi può significare che i bambini e i giovani non hanno pari accesso alla conoscenza, all’informazione e agli sforzi di promozione della salute. Non è inoltre chiaro se agli studenti venga data l’opportunità di parlare di problemi di salute sessuale e riproduttiva durante la visita sanitaria. Le conversazioni appaiono diverse in tutto il paese, il che può essere preoccupante dal punto di vista dell’equità, afferma Mika Fogelberg, ricercatore presso l’Agenzia per la sanità pubblica.
Lo studio indica inoltre che, nonostante il messaggio generale sulla salute degli studenti, manca un follow-up nazionale delle visite sanitarie. Non esiste un quadro completo che dimostri se la salute degli studenti sia in linea con la salute sessuale e riproduttiva e, in caso affermativo, come.
Al fine di promuovere pari condizioni di salute nell’ambito della salute sessuale e riproduttiva, il rapporto indica la necessità di studiare la possibilità di un coordinamento nazionale e di un follow-up delle visite sanitarie. Lo studio ha anche rivelato che il personale sanitario studentesco a volte si sente insicuro nel parlare di salute sessuale e riproduttiva con bambini e giovani, il che potrebbe essere correlato alla mancanza di formazione continua e di rinnovamento delle conoscenze. Qui, i risultati del rapporto evidenziano la necessità di introdurre un programma di formazione continua basato sulla conoscenza sulla salute sessuale e riproduttiva per gli studenti professionisti sanitari a livello nazionale.
Il rapporto si basa su uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Malmö. Sono stati intervistati un totale di 33 infermieri, consulenti scolastici, direttori di unità sanitarie studentesche e presidi scolastici dello stesso numero di scuole. Lo studio include anche una revisione della letteratura che riunisce le conoscenze sul lavoro sanitario degli studenti con la salute sessuale e riproduttiva.
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