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Italiensk professor ifrågasätter pizzans ursprung

Il professore italiano si interroga sull’origine della pizza

Di recente, il controverso professore di storia italiana Alberto Grandi ha suscitato scalpore durante un’intervista Financial Times Ha detto che l’ossessione degli italiani per il cibo deriva dall’insicurezza.

Alberto Grandi Si è chiesto per anni se la pizza provenga davvero dall’Italia perché è migliorata quando gli italiani sono immigrati negli Stati Uniti e l’hanno migliorata con la salsa di pomodoro, secondo i rapporti. Cnn.

Afferma inoltre che la carbonara è stata inventata negli Stati Uniti e che l’originale parmigiano italiano è stato così alterato che puoi trovare solo qualcosa di simile all’originale.

Costruito su false tradizioni

“Quando una società si trova privata del suo senso di identità, da qualsiasi trauma storico o rottura con il suo passato, inventa tradizioni che fungono da miti fondamentali”, ha detto al Financial Times.

Tuttavia, ha insinuato che la cultura del cibo che molti italiani abbracciano è costruita su tradizioni difettose.

Ha aggiunto che la cucina italiana è più americana che italiana, il che è difficile per gli italiani che spesso prendono in giro la cultura del fast food in America.

Richiedi lo status di Patrimonio dell’Umanità

In Italia, non è raro mettere in discussione l’autenticità della cucina italiana.

Lo stesso giorno in cui è stata pubblicata l’intervista ad Alberto Grandi, il Ministro italiano della Cultura e dell’Agricoltura ha presentato ufficialmente domanda per lo status di cucina italiana come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il governo italiano ha annunciato che nominerà una sorta di zar del cibo per aiutare i ristoranti e i produttori di alimenti italiani a rimanere all’interno delle tradizioni e degli standard culinari del paese.

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Elenco dei beni culturali immateriali

Ministro della Cultura Italiano Gennaro Sangioliano e ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida Ha presentato la candidatura dell’UNESCO in una conferenza stampa il 23 marzo.

I ministri hanno anche presentato domanda per il riconoscimento della cucina italiana nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO nel 2023.

“Abbiamo due anni davanti a noi quando dobbiamo commercializzare il nostro cibo in Italia e nel mondo, e speriamo di avere una partecipazione di massa”, GianmarcoMazziSottosegretario del Ministero della Cultura, CNN.

Non dovrebbe riguardare le ricette

Le teorie attualmente in circolazione di Alberto Grandi sul cibo italiano pongono un problema, dicendo all’agenzia di stampa La Repubblica che ci sono troppe sciocchezze nell’app dell’UNESCO e che teme che l’Italia ottenga l’ambita designazione per il suo cibo.

Spiega che la fondazione si basa sulle ricette, non sulle radici, e che dovrebbe ruotare attorno all’importanza della cucina per la cultura che ha ricevuto questa designazione dall’UNESCO, non la cucina e le ricette stesse.

Pensa che sia una questione filosofica più che gastronomica ed è sorpreso dallo scandalo causato dalla sua intervista al Financial Times.

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