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Drottningholm è stata conquistata dai bielorussi - sono stati processati |  Notizia

Drottningholm è stata conquistata dai bielorussi – sono stati processati | Notizia

Martedì 17 maggio, una pattuglia con le guardie di sicurezza ha visto due persone camminare all’interno della zona di protezione del castello di Drottningholm.

Questo nonostante ci siano molti segnali che attirano l’attenzione dei visitatori sul fatto che l’area è classificata come oggetto protetto e non dovrebbe essere calpestata.

– Segnali su ogni altra recinzione. Quindi forse siamo a dieci metri di distanza. Dove sono entrati c’era anche un cartello, racconta una delle guardie di sicurezza durante l’interrogatorio.

E quando la pattuglia si è confrontata con le persone, un uomo e una donna, hanno riferito che erano fuori a fare una passeggiata e che non sapevano che nella zona era vietato l’ingresso.

Le guardie hanno arrestato i due e chiamato la polizia.

“Ho visto che c’erano dei cartelli ma non li ho mai letti”

Poi la polizia ha condotto un interrogatorio sul posto dell’uomo, un cittadino bielorusso di 31 anni, scritto nella regione di Stoccolma, e lo ha informato di un sospetto criminale.

L’interrogante ha chiesto quale fosse lo scopo dell’uomo di visitare la zona.

– Sì, per fare una passeggiata romantica, rispose.

Sapevi di trovarti entro i confini di un oggetto protetto? chiese l’investigatore.

– No, quindi è stato un po’ difficile giudicare. Ho visto che c’erano dei segni ma non li ho mai letti. Siamo tornati più tardi e abbiamo controllato le guardie.

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E cosa dicevano allora i segni? chiese l’investigatore.

– Non ho letto ma li hanno mostrati. Ha detto qualcosa sulle cose protette. Non è esattamente ciò a cui pensi quando esci per un’uscita romantica.

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L’uomo ha anche detto che le sue compagne hanno detto loro di prendere una strada diversa quando hanno visto i segnali, ma il 31enne ha voluto continuare e ha calpestato i fili.

Ora è stata intentata una causa contro l’uomo e il processo dovrebbe iniziare il 30 giugno.

L’uomo ammette i fatti ma nega il crimine.

– L’uomo ha detto nel suo interrogatorio che si era capito che si trattava di un crimine ma che non era proprio l’intento.

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