“L’Ambassador Bridge è ora completamente aperto, consentendo ancora una volta il libero flusso del commercio tra Canada e Stati Uniti”, ha affermato l’operatore del ponte in una dichiarazione alla fine di domenica.
Il blocco dell’Ambassador Bridge ha causato gravi problemi su entrambi i lati del confine, con gravi conseguenze economiche in quanto il trasporto attraverso di esso rappresenta un quarto di tutti gli scambi tra i due paesi. La produzione in molti stabilimenti automobilistici ha dovuto interrompere a causa di trasferimenti annullati.
Le proteste sul ponte, così come le proteste nella capitale, Ottawa e nel resto del Canada, riguardano principalmente l’insoddisfazione per le restrizioni imposte dalla pandemia.
La polizia canadese ha detto all’inizio della giornata che circa 20 persone sono state arrestate sul ponte e una dozzina di auto sono state sequestrate o rimorchiate. Tutto è descritto come se stesse andando liscio. La Casa Bianca ha elogiato gli sforzi, che sono stati descritti come decisivi.
Già sabato, la maggior parte dei manifestanti ha lasciato il ponte dopo che la polizia li ha convinti ad andarsene.
Ma nella capitale, Ottawa, le proteste sono ancora in corso e sono giunte alla terza settimana. Molti dei manifestanti sono camionisti che stanno mostrando la loro insoddisfazione per il governo di Justin Trudeau e la sua gestione della pandemia di coronavirus. Le proteste sono iniziate nella capitale, ma da allora si sono estese ad altre parti del Paese.
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