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Direttiva volta a istituire un sistema in cui le norme fiscali del paese di residenza si applicano alle piccole e medie imprese

Il 13 settembre 2023 la Commissione Europea ha presentato una proposta di Direttiva su un sistema in cui le norme fiscali del Paese di residenza si applicherebbero alle piccole imprese e alle piccole e medie imprese (Head Office Tax System, HOTS). Lo scopo della proposta è quello di rendere più semplice per queste società operare in più di uno Stato membro eliminando la necessità di familiarizzare con le norme fiscali dei diversi paesi. Secondo la proposta, le società interessate dovrebbero poter scegliere se una stabile organizzazione in un altro Stato membro sarà tassata secondo le norme fiscali dello Stato in cui ha sede la società o secondo le norme dello Stato in cui si trova il luogo dell’attività si trova. Il lavoro cade. Le aziende che scelgono di applicare le norme fiscali del proprio Paese di residenza per una stabile organizzazione devono rivolgersi all’autorità fiscale del Paese di residenza. Se la domanda viene accolta, la società deve presentare solo una dichiarazione annuale dei redditi per l’intera azienda per cinque anni e deve solo essere in contatto con l’autorità fiscale del paese di residenza. Il risultato della stabile organizzazione deve essere menzionato nella dichiarazione ed è calcolato secondo le norme fiscali del paese di residenza. Tuttavia, i risultati della costituzione devono essere tassati secondo l’aliquota fiscale applicabile nel paese in cui è ubicata la stabile organizzazione. L’autorità fiscale del Paese di residenza gestisce le comunicazioni con l’autorità fiscale del Paese in cui è ubicata la stabile organizzazione. L’imposta deve essere versata dall’autorità fiscale del paese di residenza al paese in cui è ubicata la stabile organizzazione. Si propone che le norme vengano introdotte negli Stati membri il 31 dicembre 2025 e applicate dal 1° gennaio 2026.

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Dopo una valutazione approfondita, il governo si è espresso negativamente nei confronti della proposta e ha ritenuto che presentasse evidenti carenze in termini di accuratezza e proporzionalità rispetto allo scopo dichiarato. Il governo ritiene che le società che operano in Svezia dovrebbero essere tassate secondo le stesse norme fiscali, indipendentemente dalla sede fiscale delle società. Inoltre, le potenzialità di semplificazione delle imprese sembrano essere sovrastimate, e la crescente complessità gestionale non può essere sottovalutata. Nel complesso, il Governo ritiene che la proposta non sia una misura adeguata al suo scopo e non rispetti il ​​principio di proporzionalità.