Papa Francesco ha ricevuto, giovedì, i farmacisti italiani prima della loro conferenza nazionale.
Charlotte Smedes – Vaticano
Giovedì Papa Francesco ha esortato i farmacisti a essere consapevoli della cultura dello spreco e a sostenere i principi etici nella loro professione. Ha ripetuto che l’aborto è stato un omicidio.
Ha rivolto il suo discorso a circa 150 rappresentanti della Società Italiana della Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici dell’Azienda Sanitaria (SIFO) che hanno iniziato a Roma, dal 14 al 17 ottobre, il loro 42° Congresso Nazionale. Il tema della conferenza è “I farmacisti promuovono e interpretano il cambiamento, le emergenze e la pianificazione”.
Proprietario dell’oste del Buon Samaritano
Ha sottolineato l’importanza del sistema sanitario pubblico nazionale negli sforzi per garantire il bene comune e la crescita sociale del Paese, in particolare nel contesto della pandemia che ha cambiato l’organizzazione e la gestione dell’assistenza sanitaria.
Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato il ruolo dell’oste nella parabola del Buon Samaritano, dicendo che riflette la routine quotidiana e il servizio nascosto dei farmacisti ospedalieri. I farmacisti devono essere pazienti, coerenti e precisi. Perché possano creare la “santità quotidiana” attraverso la preghiera e il servizio d’amore.
In secondo luogo, ha aggiunto, il farmacista dell’ospedale è in contatto immediato con i pazienti. A volte la farmacia è invisibile e allo stesso tempo fa funzionare tutto.
obiezione di coscienza
Il terzo punto, come ha detto Papa Francesco, è la dimensione morale a livello personale e sociale. Sul fronte morale personale, ha ricordato ai farmacisti dell’ospedale che: “Siete sempre al servizio della vita umana”. Questo, ha detto, “può significare un rifiuto della coscienza, che non è un tradimento della lealtà, ma il contrario della fedeltà alla propria professione, se il rifiuto della coscienza è debitamente giustificato”.
Data la tendenza a cercare di abolire l’obiezione di coscienza, il Papa ha affermato che è un principio morale e una responsabilità ultima di ogni professionista sanitario, che non può essere negoziato.
Aborto – uccisione
Il papa ha proseguito che il rifiuto della coscienza è anche la condanna delle ingiustizie contro la vita degli innocenti e degli indifesi. E il Papa ha preso come esempio il tema dell’aborto: «Sapete che su questo sono molto chiaro: è omicidio e non dovrebbe esserne complice», ha sottolineato. Invece, ha detto il Papa, è nostro dovere mostrare vicinanza nelle situazioni difficili, soprattutto la vicinanza alle donne, perché non considerino l’aborto una soluzione, perché in realtà non è la soluzione.
cultura dei rifiuti
Riguardo alla giustizia sociale, Papa Francesco ha affermato che il perseguimento della giustizia e del bene comune deve essere economicamente e moralmente sostenibile. Poiché il Servizio sanitario nazionale italiano si sforza di fornire un accesso universale all’assistenza sanitaria, i criteri amministrativi ed economici non dovrebbero essere gli unici. “La cultura dello spreco non dovrebbe influenzare la tua professione”, ha detto. Si è lamentato del fatto che uomini e donne più anziani ricevano metà delle loro medicine per abbreviare le loro vite, e ha detto che anche questo era uno spreco.
La gestione delle risorse non dovrebbe essere solo una questione economica, ma anche etica e umanitaria. Il Papa ha aggiunto che tutti sono tenuti a obbedire al “protocollo morale” della scienza e della coscienza.
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