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Tre sospetti in Italia dopo l’incidente della funivia

Scrivono il titolare dell’azienda che gestisce la funivia, il suo direttore e il suo amministratore delegato Repubblica. La decisione è stata presa dopo una seria indagine con una serie di inchieste nei giorni scorsi.

Il disastro è avvenuto domenica quando la cabina stava viaggiando con 15 persone a Mount Motoron. All’improvviso il cavo si è rotto e la cabina ha iniziato a retrocedere e una funivia è stata lanciata verso il palo. Dopo essere entrato in collisione con il terreno, il relitto rotolò per circa 500 metri giù per la collina.

Tutti e tre sono sospettati Disattivare deliberatamente il freno di emergenza può impedire che la cabina venga lanciata all’indietro quando la linea è spenta. Questo avrebbe dovuto essere fatto per evitare ritardi dovuti a guasti ai freni.

Sono stati chiamati i tecnici dell’assistenza per riparare i freni, secondo quanto riferito dall’emittente radiofonica Alberto Cicognani della locale Questura.

– Per evitare ulteriori interruzioni, hanno scelto di installare una “forcella” per impedire il funzionamento del freno di emergenza, racconta Chicognani al canale radio.

Quattordici persone sono morte nello schianto. Il bambino di cinque anni sopravvissuto è in cura in ospedale con gravi ferite.

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