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Potenziale trattamento eccessivo di fine vita negli anziani

Potenziale trattamento eccessivo di fine vita negli anziani

Nella sua tesi di dottorato Matej Szelic In Dipartimento di Epidemiologia Medica e Biostatistica Sulle complesse questioni relative all’invecchiamento e alle cure di fine vita, con particolare attenzione al potenziale trattamento eccessivo degli anziani nel fine vita. Quando la morte è imminente, l’attenzione di solito si sposta dal prolungamento della vita all’alleviamento dei sintomi e al conforto. I trattamenti che funzionano a lungo termine stanno diventando meno importanti, soprattutto per gli individui più anziani. Tuttavia, è stato dimostrato che i trattamenti a lungo termine sono ancora spesso utilizzati per i pazienti prossimi alla fine della loro vita, il che può portare a un “potenziale eccesso di trattamento”. Gli studi contenuti nella tesi di Mate sono stati condotti utilizzando dati sanitari svedesi, esaminando l’incidenza, i modelli e le conseguenze di un potenziale trattamento eccessivo.

La tesi comprende quattro studi che affrontano, tra gli altri, il potenziale trattamento eccessivo negli individui anziani con tumori solidi, l’ospedalizzazione non pianificata durante l’ultimo anno di vita, l’inizio e la continuazione della terapia endocrina nel cancro al seno metastatico e le conseguenze delle interazioni farmacologiche nelle persone che sono ancora vive. . – Ridurre le malattie.

Quali sono i principali risultati della tua tesi?

I nostri risultati mostrano che un’ampia percentuale di anziani affetti da malattie mortali vengono curati in modo eccessivo alla fine della loro vita.

Perché ti sei interessato a questo argomento?

-Mi sono interessato allo studio dell’argomento a causa di esperienze personali. Quando a mio nonno fu diagnosticata una malattia terminale, vidi le sfide e quanto fosse difficile orientarsi e prendere decisioni sanitarie durante una malattia. Questa esperienza ha sollevato interrogativi sull’equilibrio tra il fornire conforto e dignità ai morenti e la tendenza all’interno del nostro sistema sanitario a ricorrere a trattamenti aggressivi che potrebbero non fare molto bene ma possono ridurre significativamente la qualità della vita. Ciò ha suscitato il desiderio di saperne di più e di sostenere approcci più illuminati e compassionevoli che diano priorità al benessere e ai desideri del paziente.

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Cosa pensi che si dovrebbe fare nella ricerca futura?

Sono necessari futuri sforzi di ricerca per fornire maggiori conoscenze sul possibile trattamento eccessivo. A mio avviso, la ricerca dovrebbe concentrarsi principalmente sull’identificazione degli effetti avversi di un potenziale trattamento eccessivo (ad esempio interazioni farmacologiche, ricoveri ospedalieri non necessari, farmaci potenzialmente inappropriati) sulla salute degli anziani in fase terminale. Se il trattamento eccessivo si rivelasse non solo inutile ma portasse anche a esiti negativi, ciò potrebbe portare a un cambiamento nella pratica in diverse parti del sistema sanitario.

tesi

“Potenziale trattamento eccessivo durante malattie limitanti e di fine vita negli anziani”.

Matej Szelic. Karolinska Institutet (2023), ISBN: 978-91-8017-161-8