TecnoSuper.net

Informazioni sull'Italia. Seleziona gli argomenti di cui vuoi saperne di più

Papa: “Senza gratitudine saremmo insoddisfatti anche come superiori”

Papa: “Senza gratitudine saremmo insoddisfatti anche come superiori”

Durante la messa domenicale in piazza San Pietro, papa Francesco ha canonizzato il vescovo Giovanni Battista Scalabrini e il laico Artemis Scotti. Il sermone si concentra sulla gratitudine e la mancanza di gratitudine per Dio e per l’ambiente circostante è una malattia spirituale che porta a dare le cose per scontate, ad agire in modo superiore ea diventare facilmente insoddisfatti.

Charlotte Smets – Città del Vaticano

I ritratti dei due nuovi santi della chiesa hanno abbellito la facciata della Basilica di San Pietro domenica, mentre Papa Francesco ha ringraziato Dio e ha sottolineato l’importanza di esprimere ringraziamento e gratitudine.

Solo uno su dieci ha detto grazie

Nell’omelia di questa mattina, papa Francesco ha iniziato con la lettura odierna del Vangelo di Luca, che racconta di Gesù che incontra dieci lebbrosi. Chiesero a Gesù di “aver pietà di noi” (Lc 17,13).

“Gesù ha guarito dieci persone, ma solo una torna a ringraziare Gesù”, ha detto il Papa, il samaritano – “un eretico, uno straniero” che si è rivolto a quest’uomo “lodava Dio ad alta voce” (v. 15)).

La debolezza unisce

Il Papa ha riflettuto su questi due aspetti: camminare insieme e ringraziare.

In primo luogo, ha osservato che i lebbrosi erano uniti dal loro esilio dalla vita sociale della comunità. Hanno marciato insieme con una voce comune contro una società che li aveva emarginati. Il Samaritano che era straniero faceva parte del gruppo:

“Malattia e debolezza abbattono le barriere e superano tutte le esclusioni”, ha affermato il Papa, aggiungendo che “l’onesta consapevolezza che tutti i nostri cuori sono malati, che siamo tutti peccatori e che tutti abbiamo bisogno della grazia del Padre”. Poi i pregiudizi svaniscono e smettiamo di dividerci in personaggi che mostrano meriti e altri aspetti esteriori della vita”.

READ  Recensione: "Miss Marx" racconta di Eleanor Marx.

Gli escursionisti non dovrebbero essere soli

Come Naaman nel primo testo, “è bello fare un bel bagno nell’umiltà ricordandoci che siamo tutti fragili e bisognosi di guarigione, togliendoci la nostra armatura esterna e le nostre barriere difensive”.

Papa Francesco ha ricordato:

“La fede cristiana chiama a camminare con gli altri, a non camminare mai da sola; Ci spinge sempre ad allontanarci da noi stessi verso Dio e verso i fratelli, mai più vicini a noi stessi; La fede ci chiede sempre di riconoscerci bisognosi di guarigione e di perdono, di condividere la debolezza del prossimo senza sentirci superiori».

E ha aggiunto:

“Ho paura quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, santi e peccatori”, ha sottolineato il Papa. Allora ti senti meglio degli altri ed escludi tante persone che vogliono essere abbracciate da Dio. Sempre inclusi: nella chiesa e nella società, molti sono ancora caratterizzati da disuguaglianza ed emarginazione.

La gratitudine è essenziale

Papa Francesco ha parlato del secondo aspetto del Vangelo di oggi: la gratitudine. “Solo uno su dieci torna a lodare Dio e rendere grazie a Gesù, gli altri nove sono guariti, ma vanno per la loro strada e dimenticano colui che li ha guariti”.

Ha spiegato che la gratitudine samaritana non è un semplice atto di gratitudine, ma piuttosto l’inizio di un nuovo cammino di adorazione. Dio è più importante della guarigione.

“È un promemoria anche per quelli di noi che giornalmente beneficiano dei doni di Dio, ma spesso vanno per la nostra strada e dimenticano di sviluppare una relazione di vita con Lui. È una brutta malattia spirituale: la fede, dando tutto per scontato nel nostro rapporto con Dio, noi cristiani non sappiamo più meravigliarci, o che non sappiamo ringraziare, che non sappiamo dire “grazie”. Coloro che non hanno visto le meraviglie di Dio.

READ  Le scelte in maschera di Megan Markle durante un viaggio a New York

“La gratitudine, il saper dire ‘grazie’, ci porta ad affermare la presenza dell’amore di Dio”, ha sottolineato papa Francesco. “La gratitudine ci aiuta a capire l’importanza degli altri, superando il malcontento e l’indifferenza che contaminano i nostri cuori. Saper ringraziare è molto importante.

Giovanni Battista Scalabrini

Giovanni Battista Scalabrini istituì una Congregazione per la cura degli immigrati e il Papa insistette affinché gli immigrati fossero visti non solo come un problema, ma come parte della protezione di Dio. Citò il santo vescovo:

“A causa delle migrazioni forzate dalle persecuzioni, la Chiesa è diventata ‘cattolica’ oltre i confini di Gerusalemme e Israele; grazie alle migrazioni odierne, la Chiesa sarà strumento di pace e di unità tra i popoli” (Emigrazione dei lavoratori italiani, Ferrara 1899 ).

“Scalabrini ha guardato oltre, ha guardato avanti, verso un mondo e una Chiesa senza barriere, senza estranei”, ha detto il Papa.

Artemide Jati

“Artemit Zati, laico della Famiglia Salesiana, è un esempio vivo di gratitudine”, ha proseguito il Papa. “Recuperata dalla tubercolosi, ha dedicato tutta la sua vita al servizio del prossimo e alla cura dei malati con amore e tenerezza. Si dice che portasse sulle spalle uno dei pazienti morti. Grato per ciò che ha ricevuto, ha voluto mostrare la sua ‘gratitudine’ assumendosi le ferite degli altri.

In conclusione, il Papa ha sottolineato: «Chiedete a questi nostri santi fratelli di aiutarci a camminare insieme, senza divisioni; E per sviluppare quella mente nobile così cara a Dio, grazie.

Galleria fotografica

Messa con canonizzazione