Prima di iniziare a guardare il documentario di Mark Cousins Marcia a Roma Dubito che il regista toccherà Donald Trump. Quando oggi si parla di fascismo, spesso si tracciano parallelismi con i movimenti neofascisti nell’ambito degli ex presidenti. Non sono sorpreso quando il film si apre con Donald Trump. Un giornalista si è chiesto perché Trump abbia twittato una citazione del dittatore italiano Mussolini. È appropriato? Ha risposto che gli piaceva la citazione e ha evitato la domanda. Invece, Trump crede di aver convinto il giornalista a parlare della sua posizione.
Marcia a Roma Una manifestazione nell’ottobre 1922 portò a un fallito colpo di stato dei fascisti, ma alla fine Benito Mussolini divenne capo del governo e in seguito dittatore d’Italia.
Il regista Mark Cousins è basato sul film italiano Malato! (Per noi!) del 1922 del regista Umberto Paradisi sulla sfilata. I cugini ne fanno un’analisi cinematografica. Dice che hanno manipolato l’immagine e poi hanno smentito la grandiosità della parata. Attraverso un montaggio efficace, riprese ripetute e varie prospettive della telecamera, la parata viene presentata come grandiosa dal punto di vista della propaganda.
Ma ancoraMarcia a Roma La connessione tra il fascismo di allora e il fascismo di oggi non è pienamente seguita, il che è un peccato. Sono stati tracciati parallelismi con politici contemporanei come il presidente russo Vladimir Putin o l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ed eventi come l’assalto al Campidoglio. Ma vorrei esplorare ulteriormente ciò che è accaduto dagli anni ’20. Il fascismo ora funge da termine generico che riunisce sotto di sé vari movimenti radicali, ma preferisco la risposta che unisce e separa questi vari movimenti.
La Germania nazista ha affrontato i suoi criminali nel processo di Norimberga dopo la seconda guerra mondiale, ma non in Italia. Il fascismo è sopravvissuto. I parenti mostrano come sia ancora visibile nell’architettura, il simbolo del potere romano sia visibile nelle fontane di strada, i testi fascisti siano visibili nelle piazze e la tradizione sia visibile in vari edifici uniformi, ma è, come ideologia, molto di più. Vivo in mezzo a noi. È spiacevole. Ma come dice Cousins, il fascismo è sopravvissuto abbastanza a lungo da sapere cosa ci spaventa. E questo è un pensiero spaventoso.
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