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La Commissione europea è preoccupata per le finanze pubbliche di Italia e Francia

La Commissione europea è preoccupata per le finanze pubbliche di Italia e Francia

Le finanze pubbliche di Italia e Francia preoccupano la Commissione Europea. La Commissione teme che i bilanci dei paesi per il prossimo anno non siano in linea con le norme dell’Unione europea.

Oggi la Commissione ha inviato lettere all’Italia e alla Francia chiedendo ulteriori informazioni per determinare se i progetti di bilancio dei due paesi per il prossimo anno sono in linea con le regole finanziarie dell’Unione europea.

L’Italia mira a raggiungere un deficit di bilancio del 2,2% nel bilancio del prossimo anno. La Commissione teme che un deficit così elevato possa ostacolare gli sforzi dell’Italia per ridurre il debito pubblico.

L’Italia è il Paese più indebitato dell’Unione Europea dopo la Grecia. Il debito nazionale italiano è pari a circa il 130%.

La Francia, a sua volta, ha presentato un progetto di bilancio per il prossimo anno che prevede importanti tagli fiscali per le famiglie.

Queste misure possono essere viste come una risposta alle prolungate proteste dei cosiddetti “gilet gialli”.

Secondo il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, il Paese continuerà a rispettare gli obblighi europei in materia di finanze pubbliche.

Le Maire afferma che il deficit previsto del 2,2% per il prossimo anno è il più basso degli ultimi 20 anni

La settimana scorsa la Finlandia ha ricevuto posta dall’UNHCR

Anche Spagna, Belgio, Portogallo e Finlandia hanno ricevuto posta dall’UNHCR.

Nel caso della Finlandia, è l’aumento del deficit pubblico a preoccupare la Commissione.

Mercoledì la Finlandia ha risposto alla lettera della Commissione.

Nella sua risposta, il sottosegretario di Stato Thomas Sarinheimo ha scritto che gli investimenti permanenti del governo aumentano il deficit, ma fino al 2023 dovranno essere finanziati attraverso le imposte indirette e la ridistribuzione del bilancio.

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Secondo il ministro delle Finanze Mika Lentila la lettera della commissione era attesa.

– A nostro avviso, la questione non è collegata ad alcun grave allontanamento dal Patto di stabilità e crescita.

– La richiesta di ulteriori informazioni sottolinea l’importanza che il governo decida soprattutto misure aggiuntive per l’occupazione in modo da poter raggiungere l’equilibrio delle finanze pubbliche prima del 2023, scrive Lintilä in un comunicato stampa.

Alle 16:41: L’articolo è stato ampliato con commenti e link. Il titolo è stato riformulato.