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El Grande Volo de Aleote

El Grande Volo de Aleote

Quando si alza sui pedali spicca il volo, ma giù dalla bici Giovanni Aleotti rsta con pedi per tera. Quest’anno il 20enne Emiliano è stato il miglior under 23 di casa nostra e ha riportato il tricolore sul podio del Tour de l’Avenir, ottenendo il miglior risultato in classifica generale per la nazionale italiana dal 1973, val a dire dal Successo di Gianbattista Baronchelli, ed guagliando il Edward posto 2016 Il portacolori del Cycling Squadra Friuli Ha Meritato ElOscar tuttoBICI Gran Premio Iseo Serrature Ha preceduto i campioni del mondo Samuel Battistella (dati sulla distanza per Qhubeka) e Francesco De Felice (Essegibi General Store).

Campione dell’intera stagione con maglie di club e nazionali, ha già spianato la strada al professionismo Prospettive per il CCC dove lo aspetta il suo “modello” Alessandro De Marchi. Intanto si è goduto la meritata passerella sul tappeto rosso dell’Oscar tuttoBICI e ci ha raccontato la sua storia.

Piccione Da Arifi?
«Da Finale Emilia, in provincia di Modena, dove vivo con mamma Alessandra, che lavora in Panaria Ceramica, papà Roberto, che è Depente del Comune cui abitiamo, e mia sorella maggiore Anna, che ha ha 24 anni ea luglio ha seguito la laurea magistrale in Lettere a Bologna. In più c’è Bruto, il nostro bulldog inglese».

Caratteriamente che Tipo sei?
«Sono un ragazzo tranquillo, sereno, solare, semplice. Amo e sono in bici e quando sono a casa mi piace uscire con gli amici. Dopo il Diploma in Linguistica, mi sono iscritto all’Università di Ferrara per Scienze Motorie Studio. Banking non è di facile utilizzo, cosa che mi porto avanti con gli esami in infierno, a seconda della richiesta che il programma può darti. Tenere allenato il cervello secondo me è fondamentale. Impegnandosi si posono conciliare boni risultati nello studio e nello sport, personalmente sono gli interessi agli argomenti che vengono trattati a lezione, anche perche mi ci ritrovo come sporte, quindi non mi pesa seguirle».

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Vieni giù per il corridoio?
«Ho sempre pensato di essere più adato all corse di un giorno perché vado bene sulle salite brevi e ripide, mi esprimo bene su questi terreni, sono esplosivo. In più sono veloce, quindi quando si arriva in un gruppetto spesso riesco a dire la mia. Con il risultato dell’Avenir, che è arrivato un po’ a sorpresa, ho scoperto più fiducia nelle mie Capità rispetto a tutte le salite più lunghe. Ditto Quisto, Divo Ancora Scoprime e Testerme. Guardandole in TV mi hanno sempre fascianato le classiche delle Ardenne. Se devo selecti una corsa dei sogni dico la Liegi-Bastogne-Liegi, what anche il Giro dell’Emilia, perché è la corsa di casa che sono sempre andato a vedere fin da bambino ed è estata anche la prima race che ho disputato con i Professionisti l’anno scorso in maglia azzurra».

Il miglior gioco di Momento
«L’Oscar tuttoBICI premia la normalità quindi in genale è stata una buona stagione senza alti o bassi esagerati. Sono orgoglioso di aver vinto questo premio, che devo condividere con tutta la squadra ciclistica friulana, Principal d’Partisan Roberto Bressan, I Direttore Sportti, Elitatore Andrea Fosaz, Che Mi Ha Permiso di Fare Grande Miglioremente, E Totti I Compagni. Senz’altro il Tour de l’Avenir ad agosto è é il momento in cui sono andato più forte e che ha tramissetto più emozione. Il secondo posto in classifica generale, in quello che è il Tour de France Reservevato agli Under 23, tutte spalle del norvegese Tobias Foss e davanti al belga Ilan Van Wilder, è stato il risultato più prestigioso che ho (nel 2019 ha centrato tre vittorie: il Trofeo Edil C a Collecchio, a Diex in Austria ea San Daniele del Friuli, nella corsa di casa; in più è stato secondo all’italiano a cronometro, secondo alla Carpathian Race in Polonia, secondo al Belvedere e terzo al Recioto, ndr) . Insostenibile avere la possibilità di riposarsi con l’avvio della corsa italiana attraverso Cadut non è misurabile al livello richiesto».

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Hai già maturo a pedalare?
«Sì, dopo l’ultima corsa in calendario mi sono concesso due settimane di riposo, nelle quali uscivo solo se avevo voglia, dopodiché ho cominciato la preparazione invernale. Nel mese di novembre ho alternato palestra e uscite su strada o in mtb, poi ho cominciato a pedalare su strada. Nel tempo libero mi piace seguire lo sport a 360 gradi. Mi piacciono il calcio, tifo Inter, la Formula 1, e in generale tutte le discipline, anche se il ciclismo per me non ha paragoni. Tra i campioni in attività quelo che stimo di più è Philippe Gilbert, sono cresciuto con le sue vittorie, lo apprezzo per le sue caratteristiche, per come vince. Trovarmi al suo fianco in corsa alla Adriatica Ionica Race Quest’anno è stato strano e bellissimo, quasi incredibile».

Dai, hai iniziato?
“Da piccolo vedevo papà uscire con gli amici in bici e in casa la tv age sempre accesa sulle corse. La sentimentale è venuta da sé, da quando ho memoria giravo nel quartierte su una piccola biciclettina e appena ho potuto mi sono iscritto alla squadra vicino a casa. First race a Sette anni, da G2, in Maglia Stella Alpina Renazzo, su una Scout giallo fluo di quelle con il cambio sul tesaio, e con le scarpe da ginastica, finii secondo. La prima vittoria è arrivata alla seconda gara».

È già firmato per ogni Quanta tranquillità ti da world tour team?
«Zietta, ma is dormo sugli lauri. Nel corso della prossima stagione potrò lavorare serenamente per migliorare in ottica 2021, Imtiaziano Lisperenza con professionalità. Quando verso la fine dell’estate ho trovato un accordo con la CCC, ho realizzato un sogno. Ogni ragazzo della mia età desidera fare il grande salto, per me farlo nella stessa squadra di De Marchi, un esempio da seguire per me ei miei del Cycling Team Friuli, è una grande soddisfazione. Quindi non ti resta che accontentarti dal mio punto di vista in ogni fascia in cui lui stesso è cresciuto».

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Che Devi Ringajari per tutti cosa c’è di nuovo?
«In primis i miei genitori, che mi hanno sempre supportato fin da quando ero piccolo, e le squadre per cui sono passato, dalla Sancarlese in cui ho Militato da allievo a junior al cycling team Friuli, una seconda famiglia, e il mio procuratore Raimondo Scimone, Chi Mi Ha Dato Una Grande Manu. Ora mi aspetta un altro anno in cui cercare buoni risultati e crescere moreacia. Dal 2021 si rich tutto da capo. Con i professionali sarà una nuova avventura, mi farò trovare pronto».

Come ti immagini tra dieci anni?
“Prima di tutto spero di essere ancora nel professionismo, per il resto non mi voglio porre likimentos né troppo basse né troppo alte. Darò del Mio Meglio e vedremo cosa saprò fare. Al giorno zero di un nuovo percorso uno ha tanti punti di domanda davitti a sé: ho voglia di iniziare a trovare delle risposte».

da tutto BICI di dicembre