Venerdì scorso, a Roma, il premier Benjamin Netanyahu aveva bisogno di prendere fiato dopo una giornata intensa, con manifestazioni intorno all’aeroporto di Tel Aviv e difficoltà a trovare piloti disposti a portarlo a Roma. Nella storica sinagoga del Templo Spagnolo, Netanyahu si è rivolto agli ebrei locali: “Gli israeliani e l’ebraismo mondiale sono un solo popolo!”
Questi sono i leader israeliani È consuetudine dirlo ai parenti in altri paesi, ma negli ultimi anni, e ancora di più durante l’attuale crisi di Israele, il messaggio ha cominciato a suonare sempre più vuoto. Nella sua risposta all’ospite, il presidente delle congregazioni italiane, Nomi De Cegni, ha detto che gli ebrei italiani erano sconvolti dai progetti per una nuova forma di governo in Israele. Ha anche sottolineato che “la violenza delle bande contro i palestinesi e le minoranze” è “antiebraica”.
Le immagini del raduno hanno attirato l’attenzione in Israele, dove ebrei locali e immigrati israeliani da Berlino hanno annunciato che avrebbero offerto un coprifuoco ancora più rigido durante la visita di Netanyahu.
Durante il suo viaggio a Berlino, terminato giovedì, Netanyahu non ha incontrato nessun rappresentante ebraico. Una grande manifestazione ebraico-israeliana contro di lui alla Porta di Brandeburgo ha rubato i riflettori dai suoi incontri con i leader tedeschi: ha criticato educatamente ma apertamente il pacchetto legislativo del governo.
Nel frattempo, a Washington, Il ministro delle finanze di Netanyahu, Bezalel Smodrich, è stato oggetto di un boicottaggio quasi totale da parte delle organizzazioni ebraiche. Smodrich, che è responsabile della parte civile dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, ha detto dopo un recente attacco di coloni al villaggio palestinese di Hawara: “La distruzione è benvenuta, ma avrebbe dovuto essere fatta dal nostro esercito, non da individui”.
Il ministro si è scusato, ma l’impressione non sembra cancellata. A Parigi, la prossima destinazione pianificata di Smodrich, sia i leader ufficiali francesi che quelli ebrei hanno segnalato che non vogliono avere niente a che fare con lui.
Il prossimo fine settimana, Netanyahu ha in programma di visitare Londra. Gli ebrei britannici, che hanno già organizzato diverse grandi manifestazioni contro il “colpo di stato costituzionale in Israele”, stanno pianificando una protesta ancora più grande in tempo per la visita del primo ministro Rishi Sunak di venerdì.
Ebrei svedesi e amici di Israele Domenica 26 marzo è prevista una grande manifestazione a Stoccolma. Una delle organizzatrici, Elizabeth Narow, dice a DN:
– Protestare contro Israele è strano. Ma come possiamo relazionarci con uno stato ebraico non democratico? Lo spirito combattivo degli israeliani contro i piani del governo è impressionante. Spero che noi svedesi facciamo lo stesso se il nostro governo è minacciato.
“Pluripremiato esperto del web. Incurabile fanatico della cultura pop. Evangelista estremo del cibo. Specialista televisivo. Pioniere della birra.”