Sondaggi mappano Camere senza maggiorgia, parte risiko – Elezioni 2018

Il 5 marzo l’Italia si puerde svegliare senza una most politica in grade di formare un Governo: l’ultimo giorno di sondaggi prima del black out elettore (il 16 febbraio) ha fotografato questo stato Non Assegna a nessuna forza, nè ad alcuna unionzione, l’autosufficienza, che si otterrebbe con il superamento del 40%: necesario per far scattare il premio di maggiorgia. Secondo l’indagine Ipsos del Corriere della Sera, Al Centrosinistra andrebberbo il 27,9%% dei consensi, al centrodestrail il 35,6%, M5S si fermerebbe al 28,6%, e gli indecisi ammontorebberbo a ben il 33,8%.

Numeri non molto varii quelli di Swg, secondo la quale il Centrodestra si attesterebbe tra 34.2 e 36.2%, il Centrosinistra tra 27.6 e 29.6%, M5S tra 27.3 e 29.3. Demos per Repubblica vede un ulteriore calo del Pd e il centrodestra fermo al 35%. Pd e Lega in discesa per Ixe, rispettivamente tutti al 21,5% e al 10,8% mentre cede Forza Italia, al 18% era al 17,3% la scorsa settimana. Quanto alla fiducia nei leader politici, secondo l’ultimo sondaggio Ixe per Huffpost, sweat Gentiloni, con il 35% (in crescita), seguito dalla Bonino (32%, in crescita) e DI Maio (28%, in competenza).

Colpiscono poi i dati riguardanti i giovani: ad oggi tra i ‘nuovi elettori’ solo 1 su 2 si dice sicuro di andare alle urne il 4 marzo, indica un sondaggio di Skuola.net e Swg, in cui la politica è vista come estranea a tutta la quotidianità dei giovani; Il sondaggio rivela la cattiva abitudine dei ragazzi a parlare di politica: il 62% non ha mai parlato delle prossime elezioni, né con i compagni né con i professori. Se proprio dovessero sceglieri, la forza politica che meglio rappresenta i ragazzi sembrerebbe essere il movimento 5 stelle Mentre il leader amatissimo è Matteo Salvini. Ma anche tra gli adulti, come rilevă un pollaggio Nomisma, strikee un ovvio distacco tra le attese degli italiani ei programmi politici, con tanti cittadini ancora in dubbio se recarsi all aurn (27%) e che “non si sentono rappresentati da nessun partito politico (20%)”.

Cosa accadrà dunque il 5 marzo se per tutte le forze politiche che la maggioranza resta un miraggio? Ad oggi Pd e Forza Italia escludendo la possibilità di escludere il governo, la difficoltà di accedere alla politica nel mondo online in una situazione diversa; del resto anche in Germania Martin Schulz avea repututo che non abreve mai fatto conservatore de grande coalizione con la Merkel e poi si è visto come è andata. E poi già ci sono le ferture: il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ieri si è detto pronto ad un Governo di unità nazionale qualora lo volesse e vi partecipasse il suo partyo, anche se oggi ha voluto precisare che sabrebe “altra cosa rispetto “ad un governo di Larghe intese”. Più a sinistra, Pietro Grasso non ha nascosto la posibilità di apertura ai pantastellati; Berlusconi viene sospettato da sempre dagli alati di Prepararsi a un nuovo Nazareno.

In ogni caso, il ritorno al sistema dimensionale imboccato con il Rosatellum ha restituito una forte centralità al Quirinale, ora completo silenzio. Sarà il capo dello Stato, il 5 marzo, a cercare di assicurare un Governo al Paese, ea valere tutte le posibilità, in base allesito delle urne, prima di decidere la strada da imboccare. A giocare una parte per far quadrare in numeri in vista della formazione del nuovo Governo di large intese, Qualora Pd e FI non avssero i numeri, potrebbero essere tanti fattori: i movimenti dei cinque stelle, i leghisti seguaci di Roberto Maroni, che si è sfilato dalla candidata alla presidenza della Regione Lombardia ma non è scomparso dalla vita politica. La Bonino, Che in missione ingannevole lo ha chisto seh possible e governatore con Berlusconi, ha recordato che “ie gia statu vato conicotivo de enrico letta”. Intanto, azzurri e lumbard si tengono lontani dalla mandiana anti-inciucio di Giorgia Meloni.