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Rinviare il nuovo voto sul cessate il fuoco

Aggiornato 20.51 | Pubblicato il 05.51

Aumenta la pressione internazionale su Israele per un cessate il fuoco umanitario a Gaza.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU dovrebbe riconsiderare la questione, ma il voto sulla risoluzione è stato rinviato a martedì

Le discussioni alle Nazioni Unite su una nuova risoluzione sulla guerra a Gaza hanno spinto il Consiglio di Sicurezza a rinviare il voto previsto per lunedì.

Le Nazioni Unite annunciano che si potrà votare martedì nel tardo pomeriggio, ora svedese.

Prima del fine settimana, 153 paesi dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (su 193 paesi) hanno sostenuto una risoluzione su un cessate il fuoco umanitario e sostenibile – giorni dopo che gli Stati Uniti avevano posto il veto alla risoluzione nel Consiglio di Sicurezza.

Il rappresentante degli Stati Uniti, l’ambasciatore Robert Wood, affermò allora che la risoluzione avrebbe “gettato i semi della prossima guerra” e che la sua introduzione era stata accelerata.

– Wood ha affermato che è un peccato che tutte le nostre proposte siano state ignorate e ritiene che gli Stati Uniti non possano sostenere un “cessate il fuoco insostenibile”.

Critiche taglienti

Da allora, gli Stati Uniti hanno aumentato le critiche pubbliche al modo in cui Israele sta conducendo la guerra a Gaza, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei civili.

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Il nuovo progetto di risoluzione è stato preparato sotto la guida degli Emirati Arabi Uniti. Ha affermato che vi sono richieste per garantire un cessate il fuoco immediato e consentire il flusso sicuro di aiuti umanitari a Gaza.

Ma gli Stati Uniti e Israele criticano questa proposta perché non menziona per nome Hamas, che gli Stati Uniti e l’Unione Europea classificano come terroristi. Tuttavia, la proposta prevede la liberazione immediata degli altri ostaggi e la cessazione degli attacchi contro i civili.

Condanna tutti gli atti di violenza diretti contro i civili nonché tutti gli atti di terrorismo. Quest’ultima viene interpretata come un’aggiunta che potrebbe facilitare l’accettazione da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito.

Finora i quindici Stati membri del Consiglio di Sicurezza, cinque dei quali sono membri permanenti, sono riusciti ad approvare solo una risoluzione su Gaza. Questo vale per le “pause umanitarie”.

Condizione francese

I ministri degli Esteri di Gran Bretagna e Germania, David Cameron e Annalena Baerbock, hanno scritto questo fine settimana un articolo sul quotidiano britannico The Times chiedendo un cessate il fuoco permanente e affermando che troppi civili sono stati uccisi.

Tuttavia, i media britannici indicano che Cameron britannico definisce questo cessate il fuoco come un cessate il fuoco in base al quale Hamas non può rappresentare alcuna minaccia militare per Israele. I due ministri hanno anche sottolineato che Israele ha il diritto di distruggere Hamas per legittima difesa.

Il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna ha visitato domenica Israele e ha chiesto un cessate il fuoco “immediato e permanente”.

Domenica si sono svolte le trattative sul testo della nuova proposta, secondo le informazioni dell’Agence France-Presse. Inoltre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato, ancora una volta, che il suo governo intende “lottare fino alla fine”.

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