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Recensione del film: un buon mix anarchico nel paradiso del Libano

Inizia Una barca sta per lasciare il porto di Beirut nel 1977, con solo un anno per sfuggire alla guerra civile quando la svizzera Alice lascia il Libano con la sua ragazza, ma andrà avanti per altri quindici giorni. Allo stesso tempo si siede lì, tormentata dal fatto che deve tenere la mucca contro la casa dei suoi genitori dove c’è un umore costante e severo, e scrive brevemente al marito di quello che è successo da quando è arrivata in Libano. Circa 20 anni fa.

L’attore italiano ma multilingue Alpha Roerwacher è doppiamente in forma per questa prima di venerdì. Oltre a questo protagonista, uno dei drammi sentimentali italiani da Napoli a Roma. Vale la pena vedere entrambi, ma è un po’ più interessante, grazie al design ispirato.

Stella per Questo momento (non solo) è Rohwatcher, ma il regista sempre più introduttivo Chloe Maslow si relaziona anarchicamente bene alle leggi estetiche sia scritte che non scritte. Conosciuto a livello locale per le sue animazioni brevi e capolavori, è entrato completamente nella forma lunga e ha unito gli stili all’estetica. Davanti allo sfondo disegnato a mano ci sono immagini ruvide affamate, immagini di riviste, scene drammatiche, animazioni in stop motion e film normali. Musica per fisarmonica parigina molto allegra.
In altre parole, rilasciando in modo creativo e giocoso – e non un nuovo arrivato nella categoria dei film.

I flashback di Alice ci riportano a quando Beirut era una perla del Mediterraneo e un luogo immacolato per il jetset degli anni ’50. Attraverso il suo incontro con il Libano ama Giuseppe e la loro formazione familiare e la guerra caotica. La guerra prima combatte in lontananza ma presto si avvicina e separa la vita della coppia e la quotidianità.

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Anche se piove Tuttavia, con bombe e granate, l’ostinato ingegnere Joseph si rifiuta di lasciare il suo laboratorio. Quella particolare metafora del pezzo sembra un’oncia Si tratta davvero di un uomo con alti piani di volo, altrimenti la creazione di Solo Maslow è un’esperienza piacevole.

Beh, è ​​un po’ amaro qua e là, e gli stili misti, come ho detto, sono innovativi, ma ostacolano l’illusione. Ma allo stesso tempo, qui c’è un triste tragico percorso che sembra nuovo e reale, cioè la guerra, oltre alle sue atrocità più immediate, colpisce anche l’esistenza quotidiana. Non puoi più goderti le piccole cose della vita e forse le peggiori: dimentichi come si ride.