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Rabbia se il bagno all’italiana diventa tenero

Rabbia se il bagno all’italiana diventa tenero

Sono tanti e arrabbiati, gli oltre 7.000 proprietari in Italia di strutture sulle spiagge del Paese. Ci sono posti dove le persone possono noleggiare lettini e ombrelloni e chioschi, ristoranti, docce e servizi igienici.

Il 75 per cento delle strutture è gestito da famiglie, che da generazioni detengono i diritti di gestione della spiaggia.

– Siamo qui da 96 anni. Abbiamo costruito tutto qui, dice Simone Battistoni.

Dal 1926 la sua famiglia gestisce Bagno Milano nella località balneare di Sesenatio sul mare Adriatico, dove il 90 per cento delle terme è gestito da famiglie.

– Questa è la cosa più importante, portiamo le persone dalla culla alla tomba, dice Simone Battistoni.

Sua madre Mara Malroni, 82 anni, è d’accordo:

– Vogliamo che sia come una seconda casa per i nostri bagnanti.

L’asta determina chi ottiene il diritto

Tuttavia, una nuova legge significa che il diritto delle famiglie a condurre un’impresa non viene più automaticamente esteso. Già entro un anno, tutti i lotti di spiaggia vengono aggiudicati e il miglior offerente può rilevare l’attività.

La legge ha lo scopo di aumentare la concorrenza e la mobilità, ma ha incontrato una forte opposizione.

– Come possono le piccole famiglie competere con le istituzioni finanziarie e le grandi società estere? È come David contro Golia, dice Simone Battistoni, che crede che i nuovi proprietari aumenteranno i prezzi.

– Ho clienti che conosco da decenni che non voglio coltivare. Ma un nuovo proprietario vede i numeri, non le persone.

Don Fabiola di Bologna è d’accordo.

– Torniamo sempre qui perché è familiare e io e mia figlia ci sentiamo a casa qui. Non lo faremmo in una grande multinazionale.

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Riduci al minimo le promesse

Il governo italiano promette ora che le imprese familiari saranno trattate in modo diverso all’inizio dell’asta.

– Faremo in modo di prenderci cura dei luoghi gestiti dalle famiglie, che hanno maggiori possibilità di mantenere i loro posti, afferma il ministro del Turismo Massimo Caravagna.

Simone Battistoni vede e crede.

– Combatterò fino in fondo, se perdo non darò mai tutto questo gratis, voglio bruciarlo al suolo.