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L’Italia prevede di riaprire parti dell’economia

L’Italia prevede di riaprire parti dell’economia

“Ci stiamo lavorando adesso per consentire a gran parte delle aziende di settori come quello manifatturiero e quello delle costruzioni di riprendere le proprie attività il 4 maggio”, ha detto al quotidiano La Repubblica.

Il primo ministro ha aggiunto che il governo presenterà in dettaglio l'allentamento delle restrizioni al più tardi all'inizio della prossima settimana.

“Non possiamo continuare con questo lockdown – dice – rischiamo di causare danni significativi al tessuto sociale ed economico del Paese”.

I bambini in età scolare devono aspettare

L’Italia è stato il primo Paese in Europa a sperimentare un’infezione diffusa e il primo ad attuare un blocco quasi completo della società il 9 marzo. I cauti passi del paese verso l'apertura dell'economia vengono osservati da vicino in altri paesi che stanno valutando un simile allentamento.

Conte afferma che le aziende che riprendono le attività dovranno seguire linee guida rigorose per ridurre il rischio di infezione.

Le scuole rimarranno chiuse fino al prossimo settembre, perché la questione è attualmente associata a grandi rischi, secondo il Primo Ministro, che ha indicato che tra gli insegnanti ci sono molti anziani che sono a rischio.

Desiderio di libertà

Molti italiani desiderano poter camminare per distanze più lunghe o tornare a correre.

– Non siamo ancora in grado di ripristinare completamente la libertà di movimento, ma stiamo valutando come allentare le attuali rigide regole, dice Conte a La Repubblica.

Domenica il numero dei decessi dovuti al virus Corona in Italia è aumentato da 260 a 26.644: si tratta dell'aumento giornaliero più basso del numero di decessi dal 14 marzo, secondo le autorità.

Il numero di casi confermati nel Paese ammonta ora a 197.675.

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In termini di numero di morti, l’Italia è il Paese più colpito in Europa e il secondo peggior Paese al mondo dopo gli Stati Uniti.

L’Italia intera, con una popolazione di 60 milioni di abitanti, è in quarantena. Negozi e ristoranti sono rimasti chiusi, ad eccezione degli alimentari e delle farmacie. Scuole e università sono chiuse. Così come cinema, teatri e palestre. Le riunioni pubbliche furono vietate e gli eventi sportivi furono cancellati.

Chi vuole spostarsi da una città all'altra deve produrre un apposito modulo spiegando la necessità del viaggio.