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Il sonno notturno è a rischio per un milione di svedesi

Il sonno notturno è a rischio per un milione di svedesi

Il sonno notturno è a rischio per un milione di svedesi

Uno svedese su dieci, ovvero poco più di un milione di persone, ha problemi a dormire tutta la notte.

È quanto emerge da un recente studio condotto dall’Agenzia per la sanità pubblica.

Nella scansione Indagine sulla salute ambientale 2023 Vengono poste domande, tra le altre cose, sull'ambiente interno, sull'inquinamento atmosferico, sulle sostanze chimiche, sulla luce solare e sui cambiamenti climatici.

La conclusione è chiara: l’esposizione ambientale che colpisce maggiormente le persone è il rumore.

Uno su dieci dichiara di dormire a intermittenza la notte a causa di questo fenomeno, in aumento negli ultimi anni.

Ida Knutson, ricercatrice dell'Agenzia per la sanità pubblica, conferma che il risultato è preoccupante per la salute pubblica.

Il rumore può causare disturbi del sonno, che a loro volta possono portare a gravi effetti come malattie cardiovascolari e diabete. Quasi un intervistato su dieci afferma che il proprio sonno è disturbato dal rumore del traffico su base giornaliera o settimanale. Secondo lei il problema è diventato sempre più comune da quando sono iniziate le indagini dell'agenzia di sanità pubblica 25 anni fa.

Dopo la nuova domanda

Per la prima volta dall’inizio dell’indagine, la sanità pubblica ha posto domande su un problema sociale crescente: il sovraffollamento.

Più di un quinto (22%) delle persone nate al di fuori dell'Europa risponde di vivere in un luogo affollato. Ciò significa che il sovraffollamento è sovrarappresentato nel gruppo rispetto al resto della popolazione, con poco più del 10% che risponde sì alla stessa domanda.

L’Autorità sanitaria pubblica prende sul serio i risultati.

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– Se il numero di residenti è maggiore di quello che la casa può ospitare, l'ambiente interno può causare problemi come allergie, stanchezza e mal di testa, tra gli altri. I problemi possono sorgere da una ventilazione inadeguata e da una maggiore incidenza di danni da umidità e muffe, ha scritto l’agenzia.

Tendenza positiva

Tendenze positive si riscontrano anche nell'indagine dell'Agenzia per la sanità pubblica. Uno di questi motivi è che meno persone sono esposte al fumo passivo, con una percentuale scesa dal 7% al 2% dal 2007.

Foto: t. Interessante

Testo: Editori