sabato, Novembre 23, 2024

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Il Papa: misure concrete per invertire l’inverno demografico

Per il secondo anno consecutivo, papa Francesco ha richiamato l’attenzione su un incontro demografico organizzato per evidenziare i problemi della bassa natalità in Italia. Il convegno si è svolto presso l’Auditorium di Roma ed è stato organizzato dal Forum Italiano delle Organizzazioni Familiari.

Charlotte Smedes – Vaticano

La crisi demografica è un tema scottante in molti Paesi e il 12 maggio papa Francesco ha inviato un saluto a un incontro organizzato per analizzare e discutere il problema. Nell’incontro dello scorso anno, il Papa ha pronunciato il discorso di apertura.

Nel suo saluto, papa Francesco ha chiesto sforzi congiunti per invertire il “freddo inverno demografico” in cui i tassi di natalità sono bassi in diversi paesi, sottolineando che è “possibile” attraverso la cooperazione reciproca a tutti i livelli della società.

Rivolgendosi ai partecipanti al secondo incontro “La condizione generale di nascita” che si è tenuto giovedì nell’aula magna di via della Conciliazione vicino al Vaticano, ha sottolineato che il tema delle basse nascite è una vera e propria emergenza sociale che non può essere immediatamente avvertita come altri problemi. I punti salienti del flusso di notizie.

“Nascono meno bambini, e questo significa che tutti hanno un futuro povero”, ha detto il papa. “Italia, Europa e Occidente impoveriscono il loro futuro”.

molto povero

Papa Francesco ha segnalato un ambiente esistenziale in Occidente difficile da notare: donne e uomini che vogliono figli ma non possono averli. Ha sottolineato che molti giovani hanno difficoltà a realizzare il loro sogno di mettere su famiglia, e la fine è ridurre il loro desiderio e accontentarsi di alternative modeste come il lavoro, i viaggi e l’auto.

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Il Papa ha lamentato: «La bellezza di una famiglia piena di bambini rischia di trasformarsi in un’utopia, un sogno difficile da realizzare».

Ha scritto che questa “nuova povertà” è una povertà generativa che appare in coloro che ignorano il desiderio del loro cuore e minimizzano le loro grandi aspirazioni, accontentandosi di poco e non sperando di più.

Ha aggiunto che questa “tragica povertà” colpisce le persone che godono della loro più grande ricchezza: “ravvivare il mondo per le loro cure e comunicare agli altri con amore l’esistenza che abbiamo ricevuto”.

Papa Francesco ha continuato a commentare il tema dell’incontro di quest’anno – “funziona” e ha sottolineato che si trattava di “quelli che sperano contro ogni previsione” e contro numeri che progressivamente peggiorano di anno in anno.

Ha osservato che non riuscire a vedere il problema dei bassi tassi di natalità è una situazione a breve termine che significa stare lontano dai problemi, credendo che siano troppo complessi e non si possa fare nulla.

sta funzionando

Tema: “È possibile”, ha sottolineato il Papa, significa “non accettare passivamente che le cose non possono cambiare”. Ma ha osservato che le cose possono cambiare solo “se, senza paura, eliminiamo gli interessi politici di parte e il recinto ideologico e lavoriamo insieme”.

Ha quindi auspicato sforzi congiunti a tutti i livelli – istituzionale, mediatico, culturale, economico e sociale – per “promuovere, migliorare e attuare misure concrete volte alla nascita di più bambini”.

“Penso a voi e apprezzo la visione di come la causa della nascita possa unire, non dividere”, ha scritto Papa Francesco, “le aziende, le banche, le associazioni, i sindacati, gli atleti, gli attori, gli scrittori, i politici, tutti, dovrebbero pensare a come per ricominciare a sperare nella vita”.

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La necessità di incarnare

Concludendo il saluto, papa Francesco ha sottolineato l’importanza di essere concreti di fronte a dati, previsioni e statistiche che tutti conoscono.

Ha scritto: “E’ tempo di dare risposte vere alle famiglie e ai giovani: la speranza non può e non deve morire nell’attesa”.

Infine, il Papa ha invocato la benedizione di Dio per gli sforzi dei partecipanti all’incontro affinché insieme possiamo “girare questo freddo inverno demografico”.