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Gli anticorpi nelle vie aeree proteggono dall’infezione da oomicron

Gli anticorpi nelle vie aeree proteggono dall’infezione da oomicron

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Charlotte Thalin. Foto: Ludwig Kostiel

Non sorprende che gli anticorpi respiratori neutralizzano localmente il virus, ma ora siamo stati in grado di dimostrare per la prima volta che gli anticorpi sars-cov-2 nel tratto respiratorio proteggono effettivamente dall’infezione da omicron. Charlotte ThalinAssistente medico capo e docente presso Dipartimento di Scienze Cliniche, Ospedale DanderydKarolinska Institutet, che ha condotto lo studio.

Tra coloro che sono stati infettati da omicron, i ricercatori possono vedere che gli individui con livelli misurabili di anticorpi nel tratto respiratorio hanno livelli più bassi di virus sars-cov-2. Dopo l’infezione da omicron, la maggioranza ha avuto un aumento di 40 volte degli anticorpi respiratori, anche se l’infezione era lieve.

I ricercatori sono stati anche in grado di dimostrare che i partecipanti che sono stati infettati da COVID-19 prima della vaccinazione avevano livelli significativamente più elevati di anticorpi SARS-CoV-2 nel tratto respiratorio dopo la vaccinazione rispetto ai partecipanti che non avevano COVID-19 prima della vaccinazione. Questo potrebbe spiegare perché la cosiddetta immunità ibrida, che è una combinazione di infezione e vaccino, fornisce una protezione contro le infezioni più forte rispetto al solo vaccino.

È allo studio un vaccino sotto forma di spray nasale

– Ora ci troviamo in una situazione con l’omicron che sta colpendo nonostante le molte dosi dei vaccini di oggi che vengono somministrate nel muscolo. Si è tentati di pensare che un vaccino somministrato invece attraverso il naso/le vie aeree, dove il virus entra nell’organismo, possa suscitare localmente una risposta immunitaria simile a quella di un’infezione naturale, arrestando così il virus in una fase precoce. Charlotte Thalin afferma che diversi vaccini sotto forma di spray nasale sono ora in fase di sperimentazione in studi clinici nella speranza che possano ridurre la diffusione dell’infezione e quindi ridurre il rischio di sviluppare nuovi tipi di virus.

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Lo studio COMMUNITY continua con il campionamento regolare e il monitoraggio della risposta immunitaria dopo ripetute infezioni e vaccinazioni. Lo studio è condotto e implementato in stretta collaborazione tra Danderyd Hospital, Karolinska Institutet, Uppsala University, Public Health Agency, KTH e SciLifeLab.

La ricerca è stata finanziata dalla Fondazione Jonas e Christina af Jochnick, Distretto di Stoccolma, Fondazione Knut e Alice Wallenberg, Leif Lundblad and Family, Swedish Research Council, Heart-Lung Foundation, Bill and Melinda Gates Foundation, Karolinska Institute e SciLifeLab.

Editoria

Protezione IgA mucosale anti-spike contro l’infezione da SARS-CoV-2 OmicronSebastian Haverval, Ulrika Marking, Julia Svensson, Nina Grellert-Noren, Philip Backus, Peter Nelson, Sophia Hopper, Max Gordon, Kim Bloom, Jonas Klingstrom, Mikael Oberg, Anna Smed-Sorensen, Charlotte Thalin. Il New England Journal of Medicine (NEJM)Lettera all’editore, online 14 settembre 2022, doi: 10.1056/NEJMc2209651.