Il deputato populista di destra della Lega vuole acquistare l'agenzia di stampa italiana AGI. Per la seconda volta in un breve lasso di tempo, ieri gli insegnanti hanno scioperato contro una proposta di contratto.
Antonio Angelucci, 79 anni, è un magnate dei media in miniatura. Possiede tre quotidiani nazionali, il Tempo, il Giornale e Libero. Allo stesso tempo, è anche membro del parlamento per il partito populista di destra Lega, che fa parte della base governativa in Italia.
Adesso si concentra sull'acquisto dell'agenzia di stampa AGI, una delle più grandi del Paese con 70 dipendenti. L'agenzia di stampa è di proprietà dell'azienda energetica statale ENI dal 1965.
I dipendenti del giornale sono ora in sciopero per la seconda volta contro il piano, mentre le trattative per la vendita si svolgono in segreto. Il personale ha espresso preoccupazione per il fatto che la libertà editoriale sarebbe stata compromessa durante la vendita. Criticano anche la mancanza di negoziati aperti, con più parti che hanno l'opportunità di fare offerte per l'agenzia di stampa. I partiti dell'opposizione li hanno appoggiati chiedendo al governo del paese di porre fine all'accordo.
Antonio Angelucci ha commentato per la prima volta venerdì il suo interesse per l'AGI in un'intervista all'Huffington Post. Lì investe come imprenditore, non come politico, e dice di non aver mai licenziato nessun giornalista.
Secondo il quotidiano La Stampa, Antonio Angelucci avrebbe pagato all'agenzia di stampa circa 40 milioni di euro.