Posta di Gerusalemme Si dice che più di 160 persone siano rimaste ferite in quello che è stato descritto come lo scontro più violento tra richiedenti asilo e migranti africani a Tel Aviv da anni.
Tra i feriti c’erano circa 30 agenti di polizia. Secondo quanto riferito, diversi manifestanti sono stati feriti dai proiettili della polizia. La polizia ha anche lanciato gas lacrimogeni e granate assordanti contro i manifestanti.
Vetrine dei negozi in frantumi
I manifestanti di entrambe le parti hanno utilizzato vari oggetti di scena come legno, pietre e pezzi di metallo. Si dice anche che un’ascia sia stata usata durante gli scontri avvenuti in un quartiere a sud della città dove vivono molti migranti e richiedenti asilo. L’agenzia di stampa Associated Press ha riferito che i manifestanti sono stati visti sfondare vetrine di negozi e attaccare veicoli della polizia. Un sostenitore del regime eritreo è stato visto steso in una pozza di sangue in uno stadio dopo gli scontri.
E il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che domenica terrà un incontro per discutere le misure contro i partecipanti agli scontri.
Liti anche in Norvegia
Le proteste si sono svolte in occasione del 30° anniversario dell’ascesa al potere dell’attuale regime in Eritrea. Entrambe le parti avrebbero ottenuto il permesso dalle autorità per manifestare.
Anche in Norvegia sabato sono scoppiati litigi tra tre esuli in occasione delle celebrazioni del 30° anniversario.
Meno di un mese fa, durante un festival culturale a Stoccolma, sono scoppiati scontri tra le due parti eritree.