C’è un PNRR in via di attuazione e che più della metà delle risorse che affluiranno nell’economia italiana si occuperà di trasformazione digitale e rimarranno nel nostro Paese Piccole e medie imprese che non eseguono il backup dei propri dati. Ciò significa che non credono affatto nel valore della loro azienda.
Questa affermazione non è inverosimile, ma è fortemente basata sui dati raccolti da BVA Doxa per conto di Aruba.
Per poterlo dire 27% delle PMI italiane Non ha backup, una cifra che sale solo al 43% tra le piccole imprese BVA Doxa 300 intervistate in modalità CATI (interviste telefoniche).
Come è stata condotta l’indagine BVA Doxa-Aruba
L’ho fatto seguendo un questionario strutturato, per raccogliere feedback dai dirigenti che lavorano con l’infrastruttura IT aziendale e per creare un comitato del 51% di fondatori e CEO e il resto da C-Level (CIO, CTO, CFO), Direttore dell’IT e risorse umane. L’indagine BVA Doxa si è concentrata su due tipologie di imprese omogenee (piccole imprese con 25 dipendenti e medie imprese con 26 dipendenti e oltre) in 4 macroregioni italiane (Nordovest, Nordest, Centro e Sud).
Numeri che colpiscono, soprattutto se si considera che il mondo festeggia oggi, 31 marzo, per la millesima (undicesima) volta. Giornata mondiale del backup.
La Giornata Mondiale dell’Informazione dedicata al mondo del backup nasce per sottolineare la necessità della sua esistenza piano di recupero dati Nel caso in cui non riesci ad accedervi, assicurati di poterlo recuperare anche dopo il computer o altri incidenti.
La ricerca sostenuta da Aruba per indagare la consapevolezza del rischio e l’uso efficiente delle soluzioni di backup e sicurezza cloud raggiunge l’obiettivo e risolve l’urgenza indelebile.
Le aziende trascurano il valore dei propri dati
Solo il 73% delle aziende intervistate ha dichiarato di disporre di una soluzione di riserva, che scende al 57% per le piccole imprese e sale all’87% per le medie imprese.
Di coloro che utilizzano le soluzioni di backup dell’azienda, il 62% degli intervistati le possiede da più di cinque anni, ma nel 2021 solo il 3% le aveva, il contrario di quella che dovrebbe essere una completa accelerazione della trasformazione digitale.
57% delle aziende intervistate Ottieni un backup su cloudSi tratta di una soluzione che consente la crittografia e la sincronizzazione dei file in tempo reale sui server del data center che ospita il servizio, rendendo il backup completamente sicuro.
E quando si parla di backup su cloud, le piccole imprese sorprendono: il 60% di loro lo utilizza rispetto al 54% delle medie imprese.
C’è un numero sorprendente ma negativo, legato all’intenzione di dotare in futuro le proprie aziende di un sistema di backup, tra coloro che non ne hanno uno: il 71% ha dichiarato di non essere interessato a introdurre un sistema anche a lungo termine. Termine, principalmente perché si ritiene che abbiano pochi o nessun dato per proteggere i dati sensibili (errori).
Chi perde i dati e come
Le aziende sono contente di questa situazione nonostante 7 di loro su 100 abbiano subito una perdita di dati e nel 34% dei casi è dovuta a un sistema di backup inefficace o insufficiente.
In media, le aziende colpite dalla perdita di dati hanno subito un downtime di circa due giorni e il 43% di esse non sapeva come quantificare il danno finanziario causato dall’incidente.
D’altra parte, la metà degli intervistati ha affermato chiaramente che la perdita di dati ha causato una diminuzione del posto di lavoro (52%) e conseguenze finanziarie, sebbene non sia stato facile da quantificare (43%).
Da notare inoltre che i manager intervistati non mostrano sensibilità alla sicurezza digitale anche nella sfera privata: solo il 58% di loro ha dichiarato di avere una soluzione di backup proprietaria e nel 27% dei casi è considerata una soluzione di backup su supporto fisico come come. Dispositivo esterno o dispositivo USB. Il motivo principale per chi non lo usa? 9 italiani su 10, questa non è una necessità.
Cosa deve essere completato? La soluzione è il backup su cloud
La soluzione, anche per impressionare gli scettici e gli insensibili Backup sul cloud. Lo spiega bene il chief technology officer di Aruba, Lorenzo Giuntini, partendo dalla considerazione: i sistemi di backup tradizionali sono in crisi e superati dal cloud e dalle tecnologie che creano nuove applicazioni con uno scambio dati ampio e continuo.
Questo significa che ogni giorno emergono nuove esigenze in termini di protezione dei dati, e questo non si pone se non ci orientiamo verso una soluzione di backup in cloud, che ha il vantaggio di essere scalabile, e sempre gestita da chi può . Accessibili e programmabili con piani di costo chiari e gestibili e, non ultimo, sempre protetti. Servizi Backup su cloud di Aruba, nel dettaglio, è acquistabile in modalità consumo (a step da 10 GB) e in pacchetti di storage preimpostati; Con la possibilità di creare e gestire backup sul proprio cloud e sui server fisici, siano essi ospitati nei data center di Aruba o qualsiasi altra risorsa o nei propri uffici.
Giuntini, infatti, spiega bene che “Pensare alle meccaniche di approvvigionamento e utilizzo delle tradizionali piattaforme di backup è infatti incompatibile con le nuove sfide di business e con la velocità con cui l’IT può creare valore, che deve essere sempre affidabile, disponibile e flessibile. Finora, solo i sistemi di backup su cloud possono rispondere a una tale sfida, garantendo tempi di riempimento ultra rapidi, facilità d’uso e la possibilità di ridurre o aumentare le risorse in tempo reale.“.
quindi ordina Backup su cloud di Aruba Dando la possibilità di provarlo gratuitamente – secondo i dati BVA Doxa – il 96% di coloro che lo utilizzano quotidianamente lo valutano positivamente e il 43% delle piccole imprese e il 27% delle medie imprese non hanno più scuse per proteggere il valore aziendale.
In collaborazione con Aruba SpA