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Un belga condannato alla reclusione e alla fustigazione in Iran

Un belga condannato alla reclusione e alla fustigazione in Iran

Il tribunale rivoluzionario di Teheran ha condannato il 41enne Olivier Vandecastel a 12,5 anni di carcere per spionaggio, 12,5 anni per “collaborazione con governi ostili”, 12,5 anni per riciclaggio di denaro e 2,5 anni per contrabbando di valuta. È stato anche multato di 1 milione di dollari, secondo i media statali iraniani.

Il Belgio e la famiglia Vandecastel insistono sul fatto che il 41enne sia innocente e affermano che il suo arresto fa parte degli sforzi di Teheran per convincere Bruxelles a rilasciare un diplomatico iraniano condannato per terrorismo. L’iraniano è stato condannato nel 2021 per aver fornito esplosivi a una coppia iraniano-belga allo scopo di usarli contro l’opposizione iraniana in esilio a Parigi.

I gruppi per i diritti umani hanno a lungo accusato l’Iran di usare prigionieri come Vandecastel come pedine nei negoziati con l’Occidente.

L’appello del Belgio: lasciare l’Iran

Nel contesto delle proteste in corso a livello nazionale in Iran, iniziate dopo la morte della 22enne Mohseh Zeina Amini sotto la custodia della polizia morale, il Belgio ha esortato i suoi cittadini a lasciare l’Iran, temendo il rischio di arresto.

Si ritiene che quasi 20.000 persone siano state arrestate dall’inizio delle manifestazioni a settembre. Non è chiaro se il caso Vandecastel sia collegato alle proteste.

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