Il razzismo è cresciuto nel calcio inglese negli ultimi mesi. Diversi giocatori sono stati esposti a insulti razzisti, soprattutto sui social media. Giocatori come Fred (Manchester United), Anthony Martial (Manchester United), Wilfred Zaha (Crystal Palace) e Raheem Sterling (Manchester City) hanno sperimentato il razzismo di individui diversi su piattaforme diverse.
Due settimane fa, il club del campionato Swansea ha preso il comando e ha boicottato i social media. Altri club hanno chiaramente indicato che coloro che si esprimono come razzisti non sono i benvenuti nelle loro piazze.
Il Presidente: “Un oltraggio collettivo”.
Ora il movimento calcistico inglese è pienamente operativo.
AP News Agency I rapporti dicono che la FA, la Premier League, la Premier League femminile e l’EFL (Torneo) boicotteranno i social media, secondo l’Associated Press che entreranno in vigore da venerdì 30 aprile a lunedì 3 maggio. Club, giocatori e dirigenti non comunicheranno più. Dietro la campagna c’è l’organizzazione “Kick it Out”, l’organizzazione contro il razzismo in tutte le sue forme.
“Questo boicottaggio sta inviando segnali sotto forma di rabbia collettiva. Sfortunatamente, i social media sono diventati un luogo per l’abuso del linguaggio e ora lo stiamo segnalando. Dobbiamo agire e fare la differenza”, afferma Sanjay Bhandari, presidente di Kick it Out . Secondo la BBC.