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Sonnevi mi ha insegnato quasi tutto.

Sonnevi mi ha insegnato quasi tutto.

Non è che Johannes Anyoro abbia paura di combattere. Infatti, ha allenato arti marziali per diversi anni, tra cui Muay Thai e jujutsu brasiliano, e ha gareggiato anche in quest’ultimo sport. Ma pensa che entrare in una rissa in gabbia non sia così spaventoso come entrare in una rissa della cultura svedese.

Il mondo culturale è infinitamente più violento. Quando giochi una partita, combatti per un quarto d’ora, ma poi diventi un branco. Nessuno sta cercando di rovinare la vita di qualcun altro. In questi scontri culturali, le persone sembrano voler sabotare la reputazione e la carriera dell’altro. Dopotutto, io stesso ho scritto sceneggiature metà e metà per questo obiettivo.

Dove Yohannes Anuru è cresciuto, in Arabia, la violenza fisica era l’asso nella manica. Non importa quanto tu sia divertente o intelligente: se vieni picchiato, sei comunque un perdente.

– Penso che fosse più pulito in un certo senso. So che sembra molto sbagliato alle orecchie borghesi e incivili essere più gentili e risolvere le controversie con la conversazione. Capisco anche questo, ovviamente. Ma c’era qualcosa di puro nel combattere quando sei in disaccordo e poi torni insieme. Nel mondo culturale è così terribile, che la violenza si verifica in chi parla a chi a una festa, e precisamente nei motivi poco chiari dietro recensioni e articoli… È come quei film inglesi in cui ballano l’uno intorno all’altro. Ma nel mondo della cultura non duelliamo mai. Posso immaginare che alcune persone debbano tirare fuori una pistola a polvere nera nel parcheggio dietro la fiera del libro e mettersi dei cosmetici.

Il 22 ottobre, uno dei momenti salienti dell’autunno per tutti i fan delle MMA, Islam Makhachev ha continuato a stupire in una partita per il titolo contro il brasiliano Charles Oliveira. Nel secondo round, Makhachev è riuscito a legare un cosiddetto triangolo del braccio attorno al collo di Oliveira, che si è rapidamente sottomesso.

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– Mi piacciono i ragazzi del Daghestan, Makhachev ma anche Khabib, che si è appena ritirato. Sono anche debole per pesi piuma più leggeri.

Al tavolo accanto si mangiano i panini ei quattro amici, ormai da tempo pensionati, entrano in un’infuocata conversazione sul fascismo, in occasione della vittoria dell’estrema destra alle elezioni italiane. Johannes Anyoro fece una pausa nelle sue risposte, volse l’orecchio al tavolo e sorrise.

– È bello ascoltare gli anziani.

Il poeta Goran Sonnevi è la voce più anziana che ha seguito Johannes Anuru per tutta la vita. All’Akademibokhandeln di Växjö, il giovane Johannes ha trovato una copia cartacea della raccolta di poesie di Sonnevi impossibile Una scoperta rivoluzionaria.

– Mi ha insegnato quasi tutto, ed è difficile esprimerlo a parole. Da Tranströmer ho imparato il potere di un’immagine, da Göran Greider su cui puoi scrivere poesie su… un politico locale. Ma fu da Sonnevi che appresi quale strana materia ci sia nel linguaggio stesso.