C’è un dibattito tra gli autori del libro “War on the Body” e un certo numero di ricercatori sui rischi per la salute dell’obesità. [1-3]. Parte della discussione include il concetto di “obesità metabolicamente innocua”.

Circa 15 anni fa, è stato suggerito che circa il 20-25% della popolazione avesse un BMI > 30 m/kg2 Coloro che non presentano sindrome metabolica (cioè disturbi dei lipidi nel sangue e del metabolismo del glucosio, nonché ipertensione) non presentano effetti indesiderati sulla salute. Tuttavia, ricerche successive mostrano che questo gruppo ha anche un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in futuro, ma la malattia inizia leggermente più tardi nella vita rispetto alle persone con obesità e sindrome metabolica. [4].

L’ampio studio svedese Skabis basato sulla popolazione (23.674 individui di età compresa tra 50 e 65 anni, metà dei quali erano donne) ha valutato se i soggetti con un BMI >30 m/kg2 senza sindrome metabolica hanno un aumentato grado di aterosclerosi nei vasi coronarici del cuore e nelle arterie carotidi (valutati mediante tomografia computerizzata con contrasto endovenoso e misurati mediante ultrasuoni, rispettivamente) [5].

rispetto a un gruppo con un BMI <25 m/kg2 Senza la sindrome metabolica, l’aumento del rischio di aterosclerosi coronarica era del 47% nel gruppo obeso senza sindrome metabolica e del 147% nel gruppo obesità e sindrome metabolica. Le differenze sono molto significative (P <0,0001). Anche le persone obese senza altri fattori di rischio avevano un rischio maggiore di sviluppare l'aterosclerosi nelle loro arterie coronarie. Al contrario, non è stato osservato un aumento del rischio di aterosclerosi carotidea nei gruppi di pazienti obesi.

Lo studio Scapis ora mostra (simile agli studi precedenti) che le persone di mezza età con obesità hanno un rischio maggiore di future malattie cardiovascolari (ad esempio infarto) indipendentemente dal fatto che abbiano o meno disturbi metabolici. Lo studio ha anche mostrato che l’aumento dell’aterosclerosi coronarica era la causa sottostante. Le nuove e vecchie scoperte insieme indicano che l’obesità non fa bene alla salute cardiovascolare, indipendentemente dal fatto che il paziente abbia o meno disturbi metabolici. In altre parole, è tempo di sbarazzarsi del mito dell’obesità innocua!

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Gli autori del libro molto discusso attestano il bullismo sia nella società in generale che all’interno dell’assistenza sanitaria [1]. Se ora possiamo concordare sul fatto che l’obesità, indipendentemente da altri fattori di rischio, ha effetti indesiderati sulla salute, allora il passo successivo deve essere garantire che le persone con obesità non subiscano abuso di peso e bullismo nel sistema sanitario e dalla società.