La diminuzione della domanda in tutti i settori della tecnologia ha portato a una riduzione dei prezzi delle memorie, con moduli DDR5 disponibili a partire da 40 SEK per gigabyte (GB) e moduli SSD a partire da 600 SEK per terabyte (TB). Nonostante quest’ultimo, i dischi rigidi continuano a vivere e prosperare. È stato a lungo detto che Seagate avrebbe fatto un enorme salto sul fronte della capacità, cosa che ora si sta realizzando.
Stiamo seguendo bene i nostri piani annunciati e abbiamo raggiunto il traguardo chiave la scorsa settimana inviando le unità di qualificazione iniziali a un partner di lancio del cloud e prevediamo di riconoscere i ricavi iniziali dalle piattaforme da 30 TB + questo trimestre come parte delle nostre soluzioni di sistema Corvault. – Dave Mosley, amministratore delegato di Seagate
In relazione all’ultimo rapporto trimestrale dell’azienda, il CEO di Seagate, Dave Mosley, ha annunciato che l’azienda ha consegnato ai clienti il suo primo disco rigido da 30 TB. Non si tratta ancora di vendite, ma di quelli che vengono chiamati campioni di qualificazione (QA), che servono a terze parti per valutare il prodotto e l’ultimo passaggio prima che il prodotto sia considerato completato. Seagate prevede di iniziare a generare entrate nel secondo trimestre dell’anno su dischi rigidi di dimensioni standard.
I dischi rigidi più grandi di Seagate oggi sono da 20 TB e il fatto che abbiano fatto l’enorme salto a 30 TB è attribuito ai progressi nella tecnologia HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording), in cui l’azienda ha investito molto per molti anni. Oltre a fare un passo fino a 30 TB, che a detta di tutti sarà un prodotto premium, nel corso dell’anno offrirà anche hard disk HAMR da 22 e 24 TB.
Per consentire il notevole aumento della densità dei dati, viene utilizzato un laser per riscaldare i grani cristallini sul disco di archiviazione magnetico a circa 450 °C (la parte termica di HAMR), raffreddando i dischi a temperatura ambiente dopo un nanosecondo. Durante il riscaldamento, i disturbi magnetici vengono ridotti nei grani di cristallo circostanti, che ostacolano la scrittura e la lettura dei dati su una superficie più piccola.
Resta da vedere fino a che punto Seagate può spingersi con HAMR, ma secondo l’azienda, nel 2024-2025 prevede di raggiungere dischi rigidi da 40 TB o più, e nel 2026 c’è speranza per almeno 50 TB. Ricerche precedenti del 2020 affermavano che con HAMR sarebbe stato possibile accedere a dischi rigidi fino a 80 TB distribuiti su nove dischi di archiviazione, che era il numero di dischi utilizzati all’epoca per i dischi rigidi più grandi da 16 TB. Tuttavia, non si dovrebbe escludere che Seagate andrà ancora più in alto con una combinazione di tecnologia HAMR migliorata e più unità di archiviazione.
fonte: dispositivi tom
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