Sembra che dovremo iniziare ad abituarci a un altro “standard SIM”. Il nuovo standard per le SIM si chiama iSIM (Embedded SIM) e può essere visto come il successore delle eSIM, i chip nei telefoni cellulari che stanno iniziando a sostituire più o meno le SIM fisiche sostituibili che ci accompagnano dagli anni ’90.
La differenza tra un iSIM e un eSIM è che un iSIM non consiste in un chip separato ma è invece integrato nei SoC (System-on-a-Chip) che alimentano i telefoni cellulari oggi. Lo sviluppo di iSIM è in corso dal 2021, ma ora è apparso anche sui SoC disponibili in commercio. Ad esempio, iSIM è integrato nella piattaforma mobile Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm e i telefoni che lo eseguono stanno già iniziando ad apparire sul mercato.
Il vantaggio di un iSIM rispetto a un eSIM è che un iSIM occupa il 96% di spazio in meno rispetto a un eSIM e richiede il 70% di energia in meno per funzionare. Inoltre, il costo di integrazione di un iSIM in un SoC è la metà del costo di produzione di un eSIM separato.
Per i consumatori che già oggi utilizzano le carte eSIM, non farà differenza se il telefono utilizza una eSIM o una iSIM, in realtà è solo un nuovo modo di memorizzare un numero di cellulare e altri dati dell’operatore di telefonia mobile sul telefono.
Di seguito troverai un video in cui Vodafone parla un po’ di più di iSIM e un grafico che mostra l’evoluzione delle schede SIM dal 1996 ad oggi.
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