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Pochi vogliono ospitare le Olimpiadi invernali del 2030

Sapporo era la favorita per vincere le Olimpiadi invernali del 2030, ma la candidatura del Giappone è circondata da altri punti interrogativi. Il lavoro sull’app è stato sospeso dopo che la polizia giapponese ha avviato un’indagine sulla corruzione alle Olimpiadi estive di Tokyo. Un dirigente di alto rango dell’organizzazione olimpica è sospettato di aver accettato tangenti da aziende che si sono assicurate lucrosi contratti di sponsorizzazione.

Inoltre, l’opinione pubblica oscillava notevolmente tra la popolazione locale. Un recente sondaggio del quotidiano Hokkaido Shimbun, secondo Inside the Games, ha rilevato che il 67% dei residenti di Sapporo non vuole i Giochi. Più recentemente, a settembre, quasi i due terzi dei partecipanti erano ai Giochi Olimpici.

A proposito di Sapporo Non si candida e rimane solo un candidato affidabile, l’americana Salt Lake City. Questo dopo che i politici della regione canadese della British Columbia hanno detto no al finanziamento dei giochi a Vancouver, la città che ha ospitato le Olimpiadi nel 2010.

L’offerta europea è stata ritirata da sedi in Svizzera, Francia e Italia di recente, subito dopo il lancio.

Salt Lake City, che ha ospitato le Olimpiadi del 2002, aveva precedentemente affermato di essere più interessata al 2034 perché il 2030 significherebbe competere per gli sponsor con Los Angeles, che ha vinto le Olimpiadi estive del 2028.

È chiaro che il Comitato olimpico internazionale trova sempre più difficile trovare città disposte ad ospitare le Olimpiadi invernali. In entrambi gli ultimi due sondaggi, c’erano solo due candidati.

Stoccolma l’ha ottenuto nel 2019 Si vedono sconfitti da Milano/Cortina nella lotta per i Giochi del 2026, ma nessuna nuova candidatura svedese al momento non c’è.

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– Questa è una domanda che viene sempre discussa, ma al momento non ce n’è, afferma Lars Markusson, direttore dei media del Comitato olimpico svedese.

Ovviamente la città ospitante nel 2030 avrà tempi di preparazione più brevi. È consuetudine che il CIO nomini un organizzatore con sette anni di anticipo, ma poco prima di Natale è stato annunciato che la decisione sarebbe stata presa al più presto l’anno prossimo. Il Comitato Olimpico Internazionale ha aperto le porte alla nomina di un organizzatore sia per il 2030 che per il 2034.

L’unica domanda è se ci sono candidati.

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