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Papa Francesco: il culto deve tornare al centro della vita di fede

Papa Francesco ha inviato i saluti ai partecipanti alla Conferenza del Culto italiano, dicendo lo scorso anno che la domenica di chiusura dovrebbe aiutare la chiesa a riscoprire l’importanza della comunità benevola.

Charlotte Smeats – Città del Vaticano

Nell’ambito della 71st Settimana Nazionale del Culto, clero e laici italiani si riuniscono per un convegno nella città di Cremona Centro di culto.

Papa Francesco ha aperto il programma di quattro giorni con una dichiarazione firmata dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parole.

Il papa ha ringraziato Dio nel suo messaggio che la conferenza di quest’anno potrebbe effettivamente tenersi “dopo le prove dell’anno scorso” causate dall’epidemia.

“La dolorosa decisione di rinviare l’evento, tuttavia, ha riaffermato sotto una nuova luce il tema scelto dei vari aspetti del culto definiti dalla diffusione del Govt-19 e dalle necessarie restrizioni”, ha affermato Pope.

Culto e identità cristiana

Il tema del convegno cui fa riferimento il Papa è “un luogo dove due o tre persone si riuniscono nel mio nome”: comunità, luoghi di culto e territori.

Il Papa rileva che i cristiani si radunano sempre settimanalmente nel nome di Gesù come atto strettamente legato all’identità della Chiesa, e ha lamentato che la messa domenicale sia stata “severamente definita nella fase più grave dell’epidemia”.

“Ma l’amore di Dio e la pastorale creativa sacerdoti e laici cercano nuove vie per coltivare la fede e l’amore, in attesa di tornare alla celebrazione della grazia con sicurezza e pace”.

Il blocco ha peggiorato la tendenza esistente

Papa Francesco ha detto l’anno scorso che il “culto veloce” è stato doloroso.

La Chiesa della Messa mancante riflette l’importanza del culto nella vita dei cristiani perché “anche noi dovremmo pregare con il corpo”.

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Le chiese chiuse rappresentano una tendenza già in atto in Italia, con un numero in calo di visitatori di massa in determinate età.

“Notiamo che la percezione della gente della messa domenicale è cambiata, con gli stili di vita e l’essere parte della comunità e l’impatto delle persone, della famiglia e della famiglia”, ha affermato. “La cooperazione domenicale nella chiesa è stata squilibrata per generazioni”.

Messa al centro della speranza

Il papa ha espresso l’auspicio che la conferenza liturgica porti a nuove idee e orientamenti pastorali da presentare alle chiese in Italia.

“Domenica maggio, le comunità della grazia e del rito escono dall’emarginazione e quando riscoprono il centro di culto per la fede e la spiritualità dei credenti, sembrano lottare senza sosta”.

Papa Francesco ha concluso il suo messaggio affermando la sua preghiera per la Chiesa in Italia nel tentativo di mantenere Cristo al centro della sua vita di culto.