Giovedì 11 aprile, il Papa ha ricevuto i partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Commissione Biblica ed è intervenuto sul tema dell'incontro “La malattia e la sofferenza nella Scrittura”: Il dolore e la debolezza non vanno affrontati teoricamente, ma attraverso, come Gesù , un'iniziazione alla sofferenza.
Catarina Agorilios – Città del Vaticano
Giovedì 11 aprile, Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto i partecipanti all'incontro generale della Pontificia Commissione Biblica. Il tema dell'incontro era “La malattia e la sofferenza nella Bibbia”, e il Papa ne ha parlato nel suo libro lettera.
Malattia e sofferenza
Il Papa ha affermato che la malattia e la sofferenza colpiscono ogni essere umano, perché è vulnerabile alla debolezza, alla fragilità e alla morte. Abbiamo dei limiti e soffriamo del male e delle contraddizioni. Ha sottolineato che è importante affrontare questo problema in modo dignitoso e non trasformare la sofferenza in un tabù di cui non si deve parlare. La soluzione non sta nell’isolamento, ma nel superare la sofferenza con l’aiuto dei nostri simili.
Processo di maturazione
Alla luce della fede, il dolore e la vulnerabilità sono fattori cruciali nel processo di maturazione verso il discernimento dell’essenziale. Gesù ci indica la strada e ci chiama a prenderci cura dei deboli e a superare con determinazione la malattia, ma allo stesso tempo a riconciliare dolcemente la sofferenza con la sua offerta di salvezza, come un seme che porta frutto. parole simpatia E inclusione.
simpatia
Il Papa ha detto che Gesù non spiega il dolore, ma si inchina davanti ad esso e si lascia toccare da esso, si commuove e non rimane indifferente. Ha sottolineato che la Bibbia non è una guida alle parole gentili, ma ci mostra volti, incontri e storie concrete, come quella di Giobbe. Cristo va ancora oltre quando affronta il male del mondo sul Calvario, ed è l'esempio supremo di questa vicinanza all'uomo. Come dono d’amore, sulla croce, Egli ha fatto della nostra grande domanda “perché” la sua domanda e non ha offerto risposte facili.
inclusione
Dall’empatia all’inclusione il passo non è lontano. Il Papa ha sottolineato che noi, come Chiesa, siamo chiamati, pertanto, a camminare insieme a tutti, nella solidarietà cristiana e umana, e ad aprire opportunità di dialogo e di speranza nella nostra comune debolezza. La parabola del Buon Samaritano ci mostra come la società può essere ricostruita da uomini e donne che simpatizzano con la debolezza degli altri e rifiutano una società di esclusione.
Il Papa ha concluso il suo intervento augurando successo nei lavori della Pontificia Commissione Biblica, sottolineando che la Parola di Dio è un potente antidoto contro ogni isolamento, astrazione e ideologia della fede, che aumenta la sofferenza di Dio e dell'uomo e porta all'amore del prossimo e dell’umanità. Ravviva lo zelo apostolico.