Continua a piovere nel nord Italia e nella già allagata Emilia-Romagna.
Più di 36.000 persone sono state ora costrette a evacuare le loro case.
Sabato non sono stati segnalati nuovi decessi, ma le autorità locali hanno emesso nuovi avvisi di frana in relazione alle forti piogge.
Con aree più vaste colpite, più persone sono costrette a lasciare temporaneamente le loro case, in particolare intorno alla città di Ravenna. Il numero degli sfollati è quasi raddoppiato da venerdì mattina a sabato sera, quando 36.000 persone sono fuggite.
Il primo ministro Giorgia Meloni ha partecipato sabato alla riunione del G7 a Hiroshima ma è tornata a casa in anticipo.
“Onestamente, non posso essere lontana da casa in momenti come questo”, ha detto, ringraziando gli oltre 5.000 soccorritori e volontari che aiutano i bisognosi.
Meloni dovrebbe visitare le zone colpite domenica.
Un elicottero si è schiantato a Lugo, a est di Bologna, ma tutti a bordo sono fuggiti con lievi ferite, secondo quanto riferito. La Repubblica.
Giovedì e venerdì ha visto tanta pioggia quanta ne è stata la norma per sei mesi e le inondazioni sono state descritte come le peggiori in più di un secolo.
Nella regione più di 500 strade sono state chiuse e molte distrutte. Matteo Lepore, sindaco di Bologna, dice che ci vorrà del tempo per riparare la rete stradale.
“Stiamo parlando di mesi, e in alcuni punti di anni”, ha detto ad AFP.
Secondo il governatore Stefano Bonaccini, il prezzo finirà per superare il mezzo miliardo di euro, quasi cinque miliardi di corone.
Finora sono stati segnalati 14 morti nel disastro dell’alluvione.
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