Il tasso di interesse sui titoli di Stato italiani a 10 anni ha superato la cosiddetta soglia del dolore, ovvero ciò che l’economia del Paese può sopportare. L’Eurozona attualmente non dispone di un meccanismo per salvare finanziariamente l’Italia in caso di necessità.
I tassi di interesse sui titoli di stato italiani hanno continuato a salire nonostante il primo ministro italiano Silvio Berlusconi abbia annunciato le sue dimissioni. Il mercato è preoccupato per la situazione politica nel paese. Non si crede che l’Italia sia in grado di ripagare i suoi ingenti prestiti. Inoltre, c’è una mancanza di fiducia nel fondo di crisi nell’area dell’euro e nelle decisioni prese finora per rafforzare il fondo di crisi.
Mercoledì il tasso d'interesse ha raggiunto nuovi massimi e ha ormai superato il limite del 7%. Per Irlanda e Portogallo, tassi di interesse simili hanno significato che i due paesi hanno dovuto rivolgersi all’Unione Europea per ricevere sostegno.
Rispetto al Fi&SveI finlandese, il tasso di interesse sui titoli di stato decennali è del 2,23%.
In Svezia il tasso di interesse è dell’1,74%.
Secondo i funzionari dell’UE con cui Reuters ha parlato, l’Eurozona non dispone di meccanismi per sostenere l’Italia se il paese dovesse improvvisamente rimanere senza soldi. Al momento non è previsto nemmeno un credito di sostegno.
I paesi dell’euro fanno affidamento sul Fondo temporaneo di crisi (EFSF). Dopo che i ministri delle Finanze voteranno i dettagli tecnici più avanti a novembre, il fondo includerà fondi per questo scopo.
Ma il bisogno di denaro dell’Italia è enorme. Solo nei prossimi 12 mesi, il Paese dovrebbe rimborsare 326 miliardi di euro, superando la capacità del fondo di crisi.
Da più parti si spera che la BCE continui a sostenere l’Italia acquistando titoli di Stato. Tra l’altro la Germania resta fortemente contraria a ciò.
Secondo i funzionari, solo l'Italia può stabilizzare la situazione a un livello sostenibile attraverso le sue azioni e decisioni chiare.
Alcuni economisti ritengono che i tassi di interesse record di oggi siano un segno che l'euro si sta avvicinando alla fine.
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(Scritto da Stefan Nordgren)
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