La crisi dell’elettricità colpisce duramente molti segmenti della società. Famiglie, aziende, musei e ora anche parchi tematici.
Il consumo energetico di Göteborg deve essere ridotto di almeno il cinque percento. Lo ha deciso la scorsa settimana il consiglio comunale. Per soddisfare le nuove direttive, Liseberg ha sviluppato tre diversi passaggi o scenari. Sono i rapporti Posta Gutenberg.
Il parco divertimenti è nel primo scenario e ha già agito riducendo l’illuminazione del parco, sia nei giorni di apertura che di chiusura.
Inoltre, c’è un’enfasi sul risparmio energetico, ad esempio i ristoranti. Se la crisi si intensificherà al secondo scenario, ristoranti, negozi e alcune attrazioni saranno chiusi.
– Il motivo potrebbe essere che la nostra pista di pattinaggio non funziona e che stiamo iniziando a chiudere parti dell’attività in cui la pressione degli ospiti non è così grande, come in alcuni giorni di apertura, afferma Andreas Andersen, CEO di Liseberg, a GP.
In uno scenario finale, il parco potrebbe essere completamente chiuso.
– Se andiamo al terzo scenario, che è quello più estremo, può succedere che chiudiamo completamente o apriamo solo nei giorni in cui c’è la possibilità di ottenere trazione.
Riceverai un sussidio per l’elettricità
Andreas Andersen sottolinea che non si tratta di risparmiare energia per motivi finanziari, ma per solidarietà. Liseberg prevede addirittura che i costi dell’elettricità saranno inferiori quest’anno, rispetto agli anni precedenti. Il parco a tema affamato di elettricità ha un contratto elettrico fisso che dà al parco un costo di consumo di poco più di 41 once per kilowattora.
Inoltre, il parco a tema potrebbe beneficiare di un risarcimento attraverso il sussidio per l’elettricità introdotto dal governo all’inizio di questa settimana.
Secondo il piano, Liseberg rimarrà aperta per Halloween per altre due settimane per poi riaprire per Natale a Liseberg il 18 novembre. Non è ancora chiaro se la luce nel giardino sarà ridotta durante l’inverno.
– Chiuderemo molto di più al di fuori dell’orario di lavoro. Ma durante la visita, gli ospiti probabilmente non sperimenteranno alcuna differenza significativa, afferma il CEO.
– Quando siamo nel primo scenario, colpisce solo un po’ il visitatore e non è un grosso problema. Quando si passa al secondo e più importante scenario di tutti, diventa qualcos’altro.