Quattro anni di isolamento.
Nella sua Summer in P1, l’autrice Lina Wolff ci porta all’ossessione e al pericolo mentale del traduttore.
La signora insegnante affila le matite come lance lentamente ed elaboratamente.
La materia è l’italiano, ma l’arma dell’insegnante si rivolge alle parole, per lo più stoccate e insulti.
Gli studenti, ovviamente, ammirano segretamente Madame, per lei il linguaggio della vita e della morte.
Lina Wolff è un’autrice famosa e pluripremiata ed è stata nominata relatrice estiva oggi.
La sua storia ruota attorno alla traduzione del famoso romanzo Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez.
Un libro che ha letto all’età di 27 anni è diventato lo scalo per il resto della sua vita.
Successivamente, Lena Wolff consulta il diario del traduttore che ha scritto durante l’incarico e scopre che le ci sono voluti tre giorni per dare forma alla classica prima frase:
“Anni dopo, in piedi davanti al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa ricordò quel pomeriggio che lo aveva portato a trovare la neve in passato.”
Se hai solo la prima frase, funzionerà, sottolinea il nostro narratore.
Non mi paragonerò allo scrittore di lingua spagnola più famoso dai tempi di Cervantes, che ha scritto un romanzo che è stato tradotto in 47 lingue e ha venduto milioni di copie, ma scrivere è scrivere e vale la stessa regola di base. A un semplice giornalista dell’Aftonbladet.
Wolff si sveglia la mattina, porta suo figlio all’asilo, dedica tre ore al suo romanzo e dopo pranzo dedica quattro ore a Cent’anni di solitudine.
L’obiettivo è tradurre cinque pagine al giorno, la domanda che si pone è quanto tempo si può concedere per pensare a una parola, si consultano dizionari, si correla, le ore passano, si trasformano in giorni, il lavoro dura quattro anni.
Lei ossessiona, trova difetti, anche un capolavoro non è esente da difetti, punti incompiuti, Gabriel García Márquez le viene incontro come un fantasma in sogno, le propone, lei accetta, il matrimonio è felice.
Ma al di là dei sogni, la vita è solitaria e alla fine il nostro ospite estivo ha paura di incontrare qualcuno che conosce a Ica. Lei non ha niente di cui parlare.
Lena Wolff, saggiamente, limita la sua narrazione al compito della traduzione. La vita è ancora una grande lezione per questo design.
Sottile, certo, ma affascinante, istruttivo e ben raccontato.
Nome: Lina Lupo
Età: 49
Vite: Londra
Professione: scrittore
Attuale:
Precedenti partecipazioni a Sommer: Debuttante
Guida veloce:
DIRITTI DI VANTAGGIO: 2
Valore del gossip: 2
Forza emotiva: 3
Livello comico: 3
Fattore maledetto: 3
Prima frase: il primo lavoro che ha fatto è stato temperare le matite.
Ultima frase: Forse sì, nel qual caso sarebbe un viaggio completamente diverso.
3 selezioni regolari di canzoni
Julio Iglesias – Chisciotte
Billie Eilish – Quando sarò vecchia
Leonard Cohen – Lullaby (Vecchie idee)
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