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L’eroe dell’hotel Rwanda, condannato per terrorismo – rischia la vita

È stato salutato come un eroe per le sue azioni durante il genocidio ruandese, dove si stima che abbia salvato più di 1.200 vite.

Premio prestigioso

Hotel Rwanda ha reso Paul Rossabagina, che ha vissuto una vita anonima in esilio nel Belgio post-genocidio, un eroe di fama mondiale adorato dalla nobiltà di Hollywood.

Con la sua attenzione alle spalle, iniziò a fare conferenze in giro per il mondo, raccontando le sue esperienze di genocidio. Nel novembre 2005, è stato anche insignito del più alto riconoscimento civile degli Stati Uniti, la President’s Medal of Freedom, da George W. Bush.

Ma poco più di un anno fa, nell’agosto 2020, in circostanze controverse, Russabagina è apparsa nella capitale ruandese, Kigali, ed è stata arrestata in circostanze misteriose. Secondo la famiglia, dopo essere stato rapito all’estero.

vita rischiosa

Da allora, il 67enne è stato accusato e assicurato alla giustizia per una serie di accuse. È accusato, tra l’altro, di aver commesso reati di terrorismo, con riferimento al sostegno al Fronte armato di liberazione nazionale. La famiglia ei sostenitori descrivono il processo come politicamente motivato. Gli Stati Uniti e il Parlamento europeo, tra gli altri, hanno espresso preoccupazione per l’esito del processo.

Lunedì, il giudice del caso ha annunciato che Rossapgina e una ventina di altri imputati sarebbero stati giudicati colpevoli. La condanna, che potrebbe includere anche l’ergastolo, non è stata ancora annunciata.

Secondo Reuters, al momento non è chiara la data esatta per l’attuazione della sanzione.