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Leader talebano: non interferire

Leader talebano: non interferire

Hibatullah Akhundzada non si vedeva nella foto da quando i talebani presero il potere nell’agosto dello scorso anno. Venerdì ha parlato davanti a 3.000 uomini addestrati religiosamente e anziani del villaggio riuniti a Kabul per un incontro di tre giorni.

Perché il mondo interferisce nei nostri affari? Dice nel discorso di un’ora, trasmesso dalla Radio di Stato.

– Dicono: perché non dici, perché non lo fai?

Akhundzadeh, che si vede raramente in pubblico, insiste sul fatto che la Sharia è l’unico modello per uno stato islamico di successo.

Akhundzada è il più alto leader spirituale dei talebani dal 2016. La sua ricomparsa arriva una settimana dopo il terremoto più mortale nella storia del Paese, che ha ucciso più di 1.000 afgani e sfollato decine di migliaia di persone. In relazione al terremoto, i rappresentanti del governo hanno chiesto aiuto alla comunità internazionale.

Da quando i talebani hanno preso il potere, la situazione sociale ed economica di milioni di persone è rapidamente peggiorata. Molte organizzazioni umanitarie internazionali hanno lasciato il Paese e molti governi oggi evitano il contatto diretto con il regime.

Dopo l’acquisizione, le Nazioni Unite hanno creato uno speciale fondo di crisi per prevenire il collasso economico e una catastrofe umanitaria.

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