Le pillole vitaminiche sono spesso considerate uno spreco di denaro perché, secondo molti ricercatori, non ci sono prove che abbiano davvero alcun effetto sulla nostra salute.
Ma ora ne appare uno Nuovo studio Un supplemento giornaliero può avere un effetto sorprendente sulla tua memoria mentre invecchi.
Lo scopo era completamente diverso
Nel nuovo studio, i ricercatori hanno seguito quasi 2.300 americani di età compresa tra i 65 ei 100 anni per un periodo di tre anni.
L’obiettivo originale dello studio era vedere se i flavonoidi naturali presenti nel cioccolato potessero ritardare i cambiamenti cognitivi che si verificano con l’età.
Pertanto, tutti i partecipanti hanno sostenuto una serie di test diversi, che hanno testato tra l’altro la loro memoria, comprensione del parlato e vocabolario, prima di iniziare l’esperimento.
I soggetti sono stati poi divisi casualmente in tre diversi gruppi. Un gruppo doveva assumere un supplemento giornaliero, un altro gruppo doveva assumere una pillola combinata di vitamine e minerali e all’ultimo gruppo era stata somministrata una pillola placebo inefficace. Ogni anno, i ricercatori hanno eseguito gli stessi test su tutti i partecipanti.
Ricercatori: sono necessari più studi
Quando l’esperimento terminò dopo tre anni, si scoprì che il gruppo che assumeva una pillola multivitaminica ogni giorno diventava di circa 1,8 anni più giovane in quella che viene chiamata età cognitiva.
Ciò significa che erano in grado di ricordare meglio le esperienze passate e quindi avevano una migliore cosiddetta memoria episodica. I ricercatori non hanno riscontrato alcun beneficio nel gruppo che ha assunto l’estratto di cacao insieme ai flavonoidi ogni giorno.
I ricercatori hanno osservato l’effetto maggiore nel gruppo di partecipanti che avevano anche malattie cardiovascolari, un noto fattore di rischio per la demenza. I ricercatori non conoscono ancora la causa esatta. Né sanno esattamente cosa c’è nelle pillole vitaminiche che possono avere un effetto positivo sulla nostra memoria.
Gli stessi ricercatori ritengono che lo studio sia la prima prova dell’effetto delle pillole vitaminiche sul cervello in uno studio randomizzato e controllato a lungo termine. Un tipo di sperimentazione considerata il “gold standard” per la valutazione di nuovi trattamenti. Ma altri esperti vogliono vedere più studi prima di trarre conclusioni finali.
Questo spiega, tra le altre cose, la professoressa Tara Spears-Jones dell’Institute of Dementia dell’Università di Edimburgo, che non è stata coinvolta nello studio. Secondo lei, lo studio è stato ben fatto. Ma allo stesso tempo indica che tutti i partecipanti erano bianchi e avevano un’istruzione superiore, quindi i risultati sono limitati a un gruppo target.
“È importante sottolineare che questi risultati si applicano anche a un segmento più ampio della popolazione. Inoltre, dallo studio non è chiaro se i multivitaminici possano prevenire malattie come il morbo di Alzheimer, che colpisce la nostra cognizione. Diversi integratori alimentari sono stati testati come segue Trattamenti contro il morbo di Alzheimer e finora nulla si è dimostrato efficace. Guardiano.
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