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La Svezia si astiene dal voto sulle tariffe UE sulle auto elettriche cinesi

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La Svezia si astiene dal voto sulle tariffe UE sulle auto elettriche cinesi

La Commissione europea ritiene che il sostegno del governo cinese “rappresenta una minaccia di danno economico per i produttori europei di batterie per veicoli elettrici”.

L’anno scorso è stata avviata un’indagine per esaminare l’importazione di veicoli elettrici a batteria. L’Unione Europea vuole imporre una tariffa temporanea fino al 38%, che viene descritta come la più grande causa commerciale dell’UE fino ad oggi.

Ma la Svezia ora si astiene dal voto.

“La Svezia è un forte sostenitore del libero scambio e di un mercato aperto”, ha scritto lunedì Johan Forssell in un commento scritto a Reuters.

Inoltre, il ministro ha affermato di aver avuto un dialogo sia con la Commissione europea che con l’industria automobilistica svedese per cercare di trovare soluzioni alternative alle tariffe, e che “seguiremo attivamente il dialogo importante e in corso tra la Commissione e la Cina”.

La prima votazione non è vincolante e sarà seguita da una votazione finale. La proposta sarà adottata se non ci sarà una maggioranza contraria.

Ecco quanto è alto il dazio

A giugno è stato annunciato l'importo delle commissioni: 17,4% per BYD, 20% per Geely, proprietario della Volvo, e 38,1% per SAIC.

Altri produttori vengono colpiti con tariffe rispettivamente del 21 e del 38,1%, a seconda che collaborino o meno con gli investigatori dell’UE.

SVT è in contatto con Johan Forssell, che fa riferimento a Reuters.

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Cosa possiamo aspettarci in futuro? Il commentatore economico della SVT Alexander Noren risponde a tre domande sui dazi commerciali. immagine: SVT/Karin Airaksinen

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