giovedì, Ottobre 10, 2024

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La salsa sopravvissuta alle guerre della pasta in Italia

“pasta pessimista”

Marinetti sosteneva che la pasta era, almeno, una spiegazione dell'arretratezza dell'Italia.

“La pasta non fa bene agli italiani”, ha scritto, citando quello che secondo lui era “un professore napoletano molto intelligente” che sosteneva che la pasta provoca disturbi al pancreas e al fegato, portando a “pigrizia, pessimismo, letargia e nostalgia”.

Marinetti non era solo. Critico teatrale fascista Marco Ramperti Il poeta francese si precipitò al suo fianco Gabriele Odisio La pasta fu chiamata la “dittatura dello stomaco” e a Genova si formò un gruppo internazionale antipasta sotto il nome PIPA, il cui nome stampato in inglese divenne International League Against Pasta.

La campagna e l'indignazione di Marinetti attirarono l'attenzione dei giornali da Londra a Chicago, con titoli come “L'Italia può vietare gli spaghetti”.

Il dittatore voleva togliere la pasta

Inoltre Filippo Marinetti aveva sostenitori di altissimo livello.

Benito Mussolinial governo dal 1922 e per due decenni, il dittatore fascista condusse in quegli anni un'intensa campagna per convincere gli italiani ad abbandonare la pasta in favore del riso.

Ma no, non era perché la pasta rendeva gli italiani pigri e pessimisti. Era più reale di così.

Il dittatore voleva evitare le importazioni di grano dall’estero alla luce delle sanzioni e della debolezza dell’economia italiana.

Il riso cresceva bene nel nord Italia, spingendo Mussolini a distribuire campioni gratuiti di riso in tutto il paese e a bombardare gli italiani con la propaganda pro-riso.

Invece è richiesto il riso

Nel 1932, la già citata La Cucina Italiana ospitò un concorso, sponsorizzato dall'azienda pasta Puritas, per determinare chi preparava il miglior sugo per la pasta.

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In giuria, ovviamente, non potevano fare a meno di invitare Marinetti, che per tutta risposta arrivò in ritardo, e pretese subito di assaggiare i sughi di riso al posto della pasta che aveva rimproverato.

Chi ha vinto?

Amedeo Bettini, Ex chef del re e ora critico gastronomico.

Serviva una salsa composta da pomodori, acciughe, carciofi fritti, prosciutto e pistacchi tritati.

Ottenuta la vittoria, annunciò che d'ora in poi il sugo si sarebbe chiamato – ancora una volta – Sugo Marinetti.

“Era moderno”

Samanatha CornaviraLo dice un esperto di storia della cucina italiana del Novecento L'atlante misterioso Non bisogna considerare il titolo solo come un insulto o uno scherzo.

Invece, “era di moda dare alle ricette nomi di personaggi ed eroi nazionali”.

Sai com'è andata la pasta.

È diventato più popolare che mai, sia in Italia che a livello internazionale.

Filippo Marinetti?

Morì negli anni Quaranta.

Salsa?

È ancora vivo e popolare anche se fa rivoltare Marinetti nella tomba.

Sai, sembra pasta attorno a una forchetta quando la giri con un po' di sugo per la pasta.

Per saperne di più:

Crisi della pasta in Italia: ora la pentola sta per bollire. Nota del giorno

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