La grave siccità devasta l’Europa meridionale.
È la peggiore siccità che Spagna e Portogallo abbiano visto in 1.200 anni. In Italia è il peggiore degli ultimi 70 anni. La produzione alimentare e la disponibilità di acqua sono ora minacciate nei paesi.
– Se non piove prima di almeno cinque giorni, tutto andrà perso, dice il coltivatore di riso Fabio Camisani.
Spagna E il Portogallo La ricerca ha dimostrato che la peggiore siccità degli ultimi 1200 anni. Scrive che la produzione alimentare e il turismo sono gravemente colpiti nei paesi Guardiano.
La penisola iberica, che comprende Spagna, Portogallo e Andorra, ha subito un numero sempre maggiore di ondate di calore e siccità negli ultimi anni e nel maggio di quest’anno si è registrato un record di caldo in Spagna.
La pioggia di solito arriva durante l’inverno, quando la bassa pressione soffia dall’Oceano Atlantico. Ma l’alta pressione, chiamata “alto azzurro”, ora può prevenire le precipitazioni. La ricerca mostra che queste alte pressioni stanno diventando sempre più comuni negli inverni del paese.
Questo è perfettamente in linea con quello che le persone nel 20° secolo pensavano fosse uno scenario peggiore. Ma penso che oggi dobbiamo prepararci a condizioni peggiori in futuro, afferma Park Williams, climatologo dell’Università della California, Los Angeles, ad AP.
Inoltre, il fiume Tago, il fiume più lungo della regione, è ora in pericolo asciugare completamente.
Il fiume è crollato a causa di una combinazione di cambiamenti climatici, trasferimento di acqua e rifiuti da Madrig, afferma Miguel Angel Sanchez, portavoce della Piattaforma di difesa del Tago.
Diversi incendi stanno imperversando anche in Portogallo, che si dice abbiano finora ferito 29 persone. Domenica, oltre 3.000 vigili del fuoco hanno preso parte ai lavori antincendio, scrive AP.
Ma non sono la Spagna e il Portogallo ad essere stati i più colpiti.
In questo momento, l’Italia sta vivendo la peggiore siccità degli ultimi 70 anni, scrive Washington Post. La siccità colpisce la produzione di riso e la disponibilità di acqua potabile.
Né mio padre né io abbiamo mai visto niente di simile prima. Se presto non pioverà per almeno cinque giorni, tutto sarà perduto, ha detto Fabio Camisani, un coltivatore di riso milanese di 52 anni. Financial Times.
Il livello dell’acqua nel fiume Po ha toccato il fondo dopo diversi mesi di piogge insolitamente scarse. L’intenso caldo estivo ha esacerbato la situazione, costringendo le autorità di alcune zone a imporre restrizioni idriche.
Un terzo della popolazione del Paese vive nelle aree intorno al fiume Po.
La ricerca stima che il 30 per cento dei raccolti di riso scomparirà. È una perdita devastante in quanto l’Italia è responsabile di oltre il 50 per cento della produzione di riso in Europa.