giovedì, Settembre 19, 2024

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La Francia espelle l’Italia dal trono invernale

Joachim Högert Lundberg/TT

I lavoratori raccolgono l'uva in un vigneto nel sud di Bordeaux. Foto d'archivio.

La Francia si afferma come il più grande produttore di vino al mondo. Nel frattempo, il freddo e il caldo estremi hanno colpito duramente il raccolto di vino europeo e si prevede che la produzione sarà la più bassa degli ultimi anni.

L’Italia è da tempo al primo posto nelle carte dei vini. Ma secondo le previsioni della Commissione Europea e del Ministero dell’Agricoltura francese, tra gli altri, il 2023 significherà un cambiamento di potere, ha riferito Bloomberg.

La produzione italiana di vino è diminuita del 12% e quest'anno si stima raggiungerà i 44 milioni di ettolitri (un ettolitro equivale a 100 litri). Ciò può essere paragonato a 46 milioni di ettolitri in Francia.

Le vigne furono lavate

La vendemmia di quest'anno è stata segnata da difficoltà, tra l'altro a causa dell'oidio parassitario sulle foglie, ma soprattutto dai cambiamenti climatici estremi che hanno destato preoccupazione.

Nella regione Emilia-Romagna, nel nord Italia, interi vigneti sono stati spazzati via a maggio, quando sette mesi di pioggia sono caduti in sole 72 ore. A settembre, le viti di 15 villaggi della regione vinicola georgiana di Kakheti sono state distrutte in pochi minuti.

La siccità e le temperature elevate record hanno colpito anche le colture vitivinicole in Europa. Agosto è stato il mese più caldo mai registrato in Spagna, rendendo difficile la raccolta anticipata della varietà Tempranillo, l'uva di punta della regione vinicola della Rioja. Di conseguenza si prevede che la produzione spagnola diminuirà di oltre il 20%. Si prevede che alcune delle regioni vinicole europee produrranno il raccolto di uva più piccolo dal 2017.

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Eccezioni California e Inghilterra

L'eccezione nel mondo del vino è la California negli USA. La vendemmia è stata ritardata fino a un mese e si dice che molti produttori di vino della costa occidentale americana siano ottimisti riguardo al futuro.

Anche il Portogallo può contare su un anno di produzione ragionevolmente stabile. Un altro vincitore è l'Inghilterra, poiché il cambiamento climatico favorisce l'uva nelle isole britanniche, e i viticoltori del paese stanno ora anticipando il loro più grande raccolto di sempre.